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Legami a persone
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Redazione
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Titolo uniforme
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Bibliografia
Descrizione analitica
Lungi dal suo Parnaso appiè d’un rio
Oh virtù quanto sei povera
Ma che fuggir l’invidia?
Quanto è dolce dall’insidie
Vivi o cara in queste selve
Trascrizione del testo poetico
Lungi dal suo Parnaso appiè d’un rio,
Col guardo fisso all’etra
Sopra la nobil cetra,
Con flebili lamenti,
Proruppe un giorno Apollo in questi accenti:
Aria
«Oh virtù quanto sei povera
Se ritrovi nelle selve,
Fra spelonche e fra le belve,
Oggi sol chi ti ricovera.
Oh virtù quanto sei povera.
Oh virtù quanto sei nobile
E pur trovi ai tuoi gran merti,
Fra gli orrori e fra i deserti
Per pietà rifugio ignobile.
Oh virtù quanto sei nobile.
Ma che fuggir l’invidia?
Dove superba in regio soglio impera
E con legge severa,
Tiene schiavo l’ingegno in servitù
Questa sì che è virtù.
Aria
Quanto è dolce dall’insidie
Viver lungi da questi orrori,
Qui non regnano l’invidie
Innocenti sono i fiori.
Vivi oh cara in queste selve,
Ove sta lungi l’inganno
Più che l’uomini le belve
I tuoi pregi adorneranno».
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fondo F-Pn
collocazione Rés Vmf. MS-44.11
Scheda a cura di Danoys Gonzalez Jimenez