Scheda n. 10489

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1710 e il 1740

Titolo

Cantata XX | Del Sig:r Luca Antonio Predieri

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Predieri, Luca Antonio (1688-1767)

Pubblicazione

Vienna : copia

Descrizione fisica

P. 130-136 ; 360x245 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dall’incipit testuale.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Or che Lidia adorata
2.1: Largo(aria, sol minore, 3/4)
Con la lusinga almen
3.1: (recitativo, c)
Ma se poi la trovate
4.1: Tempo giusto(aria, do minore, 2/4)
Le dirà ch'io l'amo tanto

Trascrizione del testo poetico

Or che Lidia adorata
Sul colle ameno
A vagheggiare i fiori
Stassi lieta e contenta,
Placidi zeffiretti,
Giaché non osa il labro
Di favellar con lei
Portate a volo i caldi miei sospiri,
Diteli i miei martiri
E se fia mai che non trovasse
In lei un pari ardore,
Anzi che non curasse
L’amor mio, a me deh non tornate,
Lasciate pur ch’io mi lusinghi e fia
Questa non poca pena all’alma mia.

Con la lusinga almen
Lasciate che nel sen s’inganni il core.
Ma non mi dite mai
Ch’ella non senta in sé
Fiamma d’amor per me
Perché la pena mia saria maggiore.

Ma se poi la trovate
Pietosa al[l’]amor mio
E che risenta anch’ella
Una scintilla del mio foco,
Soleciti tornate
Che se il labro si tacque
Per timore più non tacendo ardito,
Pien di gioia e di amore
Le svelerà qual sia
L’ardor che tanto accende l’alma mia.

Le dirà ch’io l’amo tanto
Che più amarla, oh Dio, non so.
Fede, amor, costanza e affetto
Vuole Amor costanza e fede
E’l mio cor più non ti chiede
Altra brama in sen non ho.

Paese

Austria

Lingua

Italiano

Segnatura

A-Wn - Wien - Österreichische Nationalbibliothek
collocazione SA.67.A.25.20

Scheda a cura di Ivano Bettin
Ultima modifica: