Scheda n. 10077

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica manoscritto

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

L’Inferno

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Baldovini, Francesco (1634-1716)

Fa parte di

Baldovini Poesie MSS. (n. 10064/13)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1701-1710]

Descrizione fisica

C. 50r-51v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Larva di polve e d’ombra. Forma non specificata, L’Inferno

Bibliografia

Trascrizione del testo poetico

Larva di polve, e d’ombra
Mortal superbo, e vile
Che d’un fallace aprile
Fede prestando al sempre infido aspetto
Stanco di scorrer quanti
Molli prati ha il diletto
Sparso d’odori il sen, di rose il crine
Su l’atroce confine
Stai dell’abisso in cieco sonno involto,
Che fai? Svegliati, oh stolto
Apri i lumi un momento
E in quel mar di tormento
Ove non fu, non è, non fia mai calma
Discendi col pensier, pria che con l’alma.

Su la soglia, onde ai martiri
È de rei la turba spinta
Vivo il duol, la speme estinta
Di tua mente il guardo miri.
Ivi ognor d’ombre tremanti
Vedi entrar dolente stuolo
E lasciar confuse al suolo
Regie spoglie, e rozzi ammanti.

Sì sventurata schiera
Per l’ampio orrido varco a te sia guida
Ove d’urli, e di strida
Rimbomba il sen profondo
Di quel penoso, e inconsolabil mondo.
Tra vortici ondeggianti
Di tenebre, e di fuoco ivi rimira
Altri d’angue spietato
Esposto al dente, altri d’arpia vorace
All’artiglio rapace
Altri gemer trafitto, altri sbranato,
E quante entro al suo grembo
Quel disperato Regno anime accoglie
Tutte d’ingordi mostri in preda all’ire
A ogni istante morir, né mai morire.
Non dissimil sciagura
Te pur fra quelle orrende
Fiamme immortali attende;
Tale ancor tu sarai, se non ti cangi,
Volgiti al Cielo, odia i tuoi falli, e piangi.

Con poche stille
Che il ciglio mesto
Trarrà dal cuor
Di tai faville
Smorzar ben presto
Potrai l’ardor.

Dunque in lagrime amare
Le tue colpe sommergi,
E con saggio pensier tutti obbliando
Questi di fango vil, fragili oggetti
Al tuo Principio eterno
Su gli astri innalza i tuoi purgati affetti.
Ben mille lacci orditi
Al tuo più fuggitivo, e mille inganni
Fian da sensi tiranni;
Ma i lor bugiardi inviti
Sprezza costante, e perché il lor veleno
Penetrandoti al seno
Non ti tragga a soffrir sì duri guai
Scrivi in mezzo al tuo cuor: Inferno, e mai.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Fr - Firenze - Biblioteca Riccardiana
collocazione 2474.13

Scheda a cura di Giulia Giovani e Ivano Bettin
Ultima modifica: