Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1710-1740
Titolo
Cantata à voce sola
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)
Fa parte di
Cantate da camera (n. 7719/8)
Redazione
[Napoli : copia, 1710-1740]
Descrizione fisica
C. 47-54 [olim 195-202]
Filigrana
Non rilevata
Note
In altre fonti questo cantata è attribuita a Domenico Sarro o a Francesco Mancini
Titolo uniforme
Io son povera pellegrina. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Ladd 1982: n. 99, p. 270
Descrizione analitica
1.1: (aria, la maggiore, 12/8)
Io son povera pellegrina
Io son povera pellegrina
2.1: (recitativo, fa♯ minore, c)
Sotto mentite spoglie
Sotto mentite spoglie
3.1: (aria, re maggiore, 3/4)
Quanto misero è ‘l mio core
Quanto misero è ‘l mio core
4.1: (recitativo, do♯ minore, c)
Ma pur non veggio ancora
Ma pur non veggio ancora
5.1: (aria, la maggiore, c/)
Amo sì, ma dove sia
Amo sì, ma dove sia
Trascrizione del testo poetico
Io son povera pellegrina
Dal mio bene abbandonata.
Vo dal bosco alla pendice
Sospirando e’l cor mi dice
Dove vai, o sventurata.
Sotto mentite spoglie
Vò cercando raminga il bel ch’adoro,
Leandro la mia vita il mio tesoro.
Quanto misero è ‘l mio core,
Crudo amore ben lo sa.
Chiedo ogn’ora al fonte, al rio,
Chi ha veduto l’idol mio,
Me l’additi per pietà.
Ma pur non veggio ancora
Tra queste selve ombrose afflitta e sola,
Chi mi risponda ohimè, chi mi consola.
Priva son del mio bene
Gl’astri sono crudeli,
Amor delle mie pene
Più non curi il tiranno e solo aita,
Dà al cor la speme che ad amar m’invita.
Amo sì, ma dove sia
L’alma mia,
Cruda sorte io dir non so.
Ma pur sempre fido amante
Più costante
Fede al petto io serberò.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione 33.4.24 (olim Cantate 102).8
collocazione 33.4.24 (olim Cantate 102).8
Scheda a cura di Emiliano Giannetti