Scheda n. 7172

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1831

Titolo

Lontananza crudel quanto mi affliggi

Presentazione

Partitura

Legami a persone

possessore: Pisani, Pietro (1761-1837; Barone)

Fa parte di

Redazione

[S.l. : copia], 1831]

Descrizione fisica

P. 315-329

Filigrana

Note

A p. 323 segni di cancellature per abrasione nel secondo sistema; a p. 328 timbro corsivo ad inchiostro nero "Pisani" (vedi immagini). I due strumenti elencati nell’organico non sono indicati esplicitamente nella partitura come violini, ma è possibile dedurlo dall’estensione delle loro parti.

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, si minore, c)
S, Lontananza crudel, quanto mi affliggi
%C-1$xFC@c 4-!'8F!f''4G8G8F/2D4E8E8C/!8C!f8-8F!'8B!ff8A/
2.1: Largo(aria, mi minore, c)
S, Tiranna lontananza
3.1: (recitativo, c)
S, Pur fra speme e timore
4.1: (aria, si minore, 12/8)
S, Oh se fosse costante il mio bene

Trascrizione del testo poetico

Lontananza crudel, quanto mi affliggi!
Chi sa se l’idol mio
De la fede riserba il bel candore,
Ah che la speme mi lusinga il core.

Tiranna lontananza
Dal caro amato bene
Mi fai languir così.
Ma dice la speranza
Che troverei costante
Quel bel ch’a [!] [ch’ha] reso amante
Il cor che visse in pene
Se ritornasse un dì.

Pur fra speme e timore
Sospira il mesto core
Né pace troverà
Se al fine un giorno
Al bel che adora
Non farà ritorno.

Oh se fosse costante il mio bene
Come io sono fedele in amor,
Fra campagne vezzose et amene
Quanto lieto sarebbe il mio cor!

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PLcon - Palermo - Biblioteca del Conservatorio di Musica "Vincenzo Bellini"
fondo Pisani
collocazione Arm. I Pis. 2.26

Scheda a cura di Irene Scalia
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