Scheda n. 7060

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1890-1896

Titolo

per Soprano Cantata di Heinichen

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Heinichen, Johann David (1683-1729)

Fa parte di

Redazione

[Germania? : copia, 1890-1896]

Descrizione fisica

C. 15-25

Filigrana

Non rilevata

Note

Probabilmente copia della fonte D-B Mus.ms. 30226,n. 12, C. 61-64

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Lorber 1991: p. 230-233

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, la minore, c)
Là dove in grembo al colle
2.1: Allegro-Adagio-Andante(aria, do maggiore, c)
Augelletti che lieti volate
3.1: (recitativo, c)
Fuggite, sì, fuggite
4.1: sostenuto(aria, fa maggiore, 12/8)
Non è d’amore
5.1: (recitativo, c/)
O quanto è somigliante
6.1: Allegro assai(aria, la maggiore, c)
No, no, non ti fidar

Trascrizione del testo poetico

Là dove in grembo al colle
L’accorto cacciator
Tendea le reti infide
Alle turbe canore
Degl’augelli volanti
Mosse Eurilla vezzosa i passi erranti
E mentre quivi mira
Gl’innocenti augelletti
Volar precipitosi in preda a morte
Di lor sorte infelice
Sente Eurilla pietade e così dice.

Augelletti che lieti volate
Deh fermate nell’aria il bel volo.
<i>Adagio</i>
Se schermir cruda sorte volete
Non correte a posarvi nel suolo.

Fuggite, sì, fuggite
Forsennati augelletti e non porgete
L’orecchie troppo pronte ai dolci canti
Erano augelli erranti
Come ancora voi siete
Quegl’augelli canori
Che vi fan dolce invito a cruda morte
Ed or han per gran sorte
Entro carcere angusto
E passare il dì dolenti
Privi di libertà
E privi ancor di poter rimirar
Se il sol indora l’occaso o l’oriente
E per desio di vita l’infelici
Son costretti a tradire i cari amici.

Deh [non è] d’amore
Quel dolce canto
Ma solo è il pianto
D’afflitto core.
Sembrano inviti
Gli dolci accenti
Ma con linguaggio
D’un rio dolor.

O quanto è somigliante
A mesti augelletti l’incauto cor
D’una donzella amante
Da lusinghe d’amore
Allettati sen vanno
A rimirar l’affanni
E l’augelletti e il core
Quegl’ per dura sorte
Trova carcere e morte
E invece del contento
Trova il misero cor pena e tormento.

No, no, non ti fidar
Impara sì mio cor
Le lusinghe d’amore
Son tutt’inganni.
Per far innamorar
Il pargoletto arcier
Lusinga col piacer
Ma porge affanni.

Paese

Germania

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15153.4

Scheda a cura di Manuela dell’Olio e Giuseppe Migliore
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