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Redazione
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Analytical description
Là dove in grembo al colle
Augelletti che lieti volate
Fuggite, sì, fuggite
Non è d’amore
O quanto è somigliante
No, no, non ti fidar
Poetical text transcription
Là dove in grembo al colle
L’accorto cacciator
Tendea le reti infide
Alle turbe canore
Degl’augelli volanti
Mosse Eurilla vezzosa i passi erranti
E mentre quivi mira
Gl’innocenti augelletti
Volar precipitosi in preda a morte
Di lor sorte infelice
Sente Eurilla pietade e così dice.
Augelletti che lieti volate
Deh fermate nell’aria il bel volo.
<i>Adagio</i>
Se schermir cruda sorte volete
Non correte a posarvi nel suolo.
Fuggite, sì, fuggite
Forsennati augelletti e non porgete
L’orecchie troppo pronte ai dolci canti
Erano augelli erranti
Come ancora voi siete
Quegl’augelli canori
Che vi fan dolce invito a cruda morte
Ed or han per gran sorte
Entro carcere angusto
E passare il dì dolenti
Privi di libertà
E privi ancor di poter rimirar
Se il sol indora l’occaso o l’oriente
E per desio di vita l’infelici
Son costretti a tradire i cari amici.
Deh [non è] d’amore
Quel dolce canto
Ma solo è il pianto
D’afflitto core.
Sembrano inviti
Gli dolci accenti
Ma con linguaggio
D’un rio dolor.
O quanto è somigliante
A mesti augelletti l’incauto cor
D’una donzella amante
Da lusinghe d’amore
Allettati sen vanno
A rimirar l’affanni
E l’augelletti e il core
Quegl’ per dura sorte
Trova carcere e morte
E invece del contento
Trova il misero cor pena e tormento.
No, no, non ti fidar
Impara sì mio cor
Le lusinghe d’amore
Son tutt’inganni.
Per far innamorar
Il pargoletto arcier
Lusinga col piacer
Ma porge affanni.
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shelfmark 15153.4
Record by Manuela dell’Olio e Giuseppe Migliore