Scheda n. 6699

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1674

Titolo

Amante che s’invaghisce d’ogni donna che vede

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Monesio, Pietro Giovanni (?-1684)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte seconda, p. 14-15

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Un amante che si more. Forma non specificata, Amante che s’invaghisce d’ogni donna che vede

Trascrizione del testo poetico

Un amante che si more
Di mill’alme in servitù,
Cessa omai, deh cessa amore
Co’ dardi tuoi di tormentarlo più;
Non vedi, che vien meno,
E ha tante piaghe al seno
Quante saette hai tu?

Si lamentano i venti,
Ch’altro non han da fare,
Che ognior per lui recare
A questa, e a quella i suoi sospiri ardenti:
Che se a deforme aspetto il guardo tende,
O divina bellezza avvien, che miri,
Senza parzialità d’ambo s’accende,
E colto un guardo a lui cento sospiri;
E mostrando d’aver scemo il cervello
Distinzion non fa tra il brutto e il bello.

Giovenetta, che conta
Dell’età sua due lustri o poco più,
Con la chioma inesperta a tesser nodi,
D’amore in servitù
L’incatena e lo stringe in strani modi;
Donna canuta ancora,
Che di rughe senili ha il volto sparso
D’amor lo rende incenerito ed arso,
E con affetti curiosi e rari
Vecchiezza e gioventù manda dal pari;
Ond’io solo d’amor si nutre e pasce,
E cento volte il dì more e rinasce.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
collocazione ARCA VII 24.104

Scheda a cura di Nadia Amendola
Ultima modifica: