Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1710-1740
Titolo
Cantata a voce sola del Sig.e Baron d’Astorga
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)
autore incerto: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)
autore incerto: Sarro, Domenico Natale (1679-1744)
Fa parte di
Cantate (n. 5318/6)
Redazione
[S.l. : copia, 1710-1740]
Descrizione fisica
C. 27-30
Filigrana
Non rilevata
Note
Questa fonte è chiaramente attribuita ad Astorga, ma altre due fonti sono attribuite rispettivamente a Sarro e ad Alessandro Scarlatti. Cfr. Repertori bibliografici
Titolo uniforme
Che Sisifo infelice. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
1.1: (recitativo, c)
Che Sisifo infelice
Che Sisifo infelice
2.1: (aria, c)
Lontananza martirio tiranno
Lontananza martirio tiranno
3.1: (recitativo, c)
Quanto d’aspro ha l’inferno
Quanto d’aspro ha l’inferno
4.1: Andante(aria, 2/4)
Pena ch’avanza la lontananza
Pena ch’avanza la lontananza
Trascrizione del testo poetico
Che Sisifo infelice
Sotto il gravoso incarco
Di sasso più che grande
Stanco l’antico fianco
E tormentato mai
Non posa un momento
Certo ch’è gran tormento
Ma d’affanno sì rio ch’ogni altro avanza
Peggio assai è il dolor di lontananza.
Lontananza martirio tiranno
Empio duolo dell’arso mio core
Quella furia tu sei quell’affanno
Che m’uccide nel regno d’amore.
Quanto d’aspro ha l’inferno
L’unisca in un sol duolo
Che se mai v’è dolor ch’ogn’altro avanza
Egli è duolo ma duol di lontananza
Dal sinistro ruotar di rea fortuna
Soffrirei cento pene e non quest’una.
Pena ch’avanza
La lontananza
No non si può dar
Ella è quel duolo
Ch’ogn’alma solo
Può tormentar.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 21.6
collocazione Cantate 21.6
Scheda a cura di Nicola Placanica