Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Tit. dall’incipit testuale (c. 163r); num. delle carte coeva (163r-170v); sopra l’incipit è scritto da mano moderna a matita: "1-D-5j"; attribuita a Carapella nel RISM (v. Rep. bibliografici) e su Internet Culturale; per la data v. scheda 2463; per l’identificazione del copista v. scheda 2469.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, Aure voi ch’intorno al rio
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Trascrizione del testo poetico
Aure voi ch’intorno al rio
Ascoltate i miei lamenti
Deh, pietose all’idol mio
Raccontate i miei tormenti.
Dell’invido Oreto
Su la fiorita sponda,
Tutto foco nel cor, tutto dolore,
Il bel Aminta piangea et il corso
All’onde turbava col suo pianto
E l’accrescea alle voci dolenti;
Frenò per poco il pianto
E sì le doglie sue sfogò col canto:
Corre l’onda e corron l’hore
Né già mai ferman il piè;
Sempre ferma è sol per me
L’agonia del mio dolore.
Ma della mia pena
Più sempre funesta,
L’atroce tempesta
Già mai si serena.
Filli crudel cagion de’ miei martiri
Odono inteneriti i miei lamenti,
Piangono a’ miei sospiri
Delle vicine selve i sordi tronchi
E le più crude belve e tu pur sorda
Sei spirto di questa vita,
Vita di questo core a pianti miei.
O bella pietà
Tu vedi ch’io moro,
E pure t’adoro
Non più crudeltà.
E sì breve mercede
Tu spietata mi nieghi
E le querele e le lagrime mie,
Ti vendono più sorda e più crudele.
E per maggior tormento
Della mia fiera sorte,
Porti nel volto il cielo e mi dai morte.
Sì mia Filli morirò
Già ch’ingrata vuoi così,
Ma quel bel che mi ferì,
Doppo morte anche amerò.
Risorse online
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 1-D-5a-o.10
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri