Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Tit. dall’incipit testuale (c. 139r); num. delle carte coeva (139r-148r); sopra l’incipit è scritto da mano moderna a matita: "1-D-5g"; a c. 148r è scritto: "D. Angelo Durante"; a c. 148v incipit di Care spiagge amate rive (v. scheda 2470); attribuita a Carapella nel RISM (v. Rep. bibliografici) e su Internet Culturale; per la data v. scheda 2463; nella descr. analitica 6.1, 10.1 e 11.1 sono in 3/2 mentre l’originale riporta 3/4.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, Se sciogli la voce
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S, Se fulmini un guardo
%C-1$xFC@c 8-'AF6ED8A6B''C8D6ED/8C'A2-4-/
S, Chi trafitto è dal tuo strale
%C-1@c 1-/2-4-8'G{3BA6G}/8GGGA{6BAGA}{B''CDE}/
S, Se languisco son dolci le pene
%C-1$xFC@3/2 4-{8'AB}''4C{8C'B}4B{8''E'B}/''4.D8E4DC'A''C/
Trascrizione del testo poetico
Tu che cinto di raggi
Su l’aurata quadriga intorno intorno
Porti a’ gl’egri mortal il nuovo giorno,
Dimmi, deh, dimmi omai
Se v’è nell’idol moro
Bellezza che s’uguagli al mio tesoro.
Balestriera di Cupido
Ced’ogn’alma a tua beltà;
Se piagato ancor infido
Come un cor resisterà.
Se sciogli la voce
Richiami veloce
D’armonici accenti
Ogn’alma a’ tormenti.
Se fulmini un guardo
Bellissima arciera
Si spezz’al tuo dardo
Ogn’alma che fiera.
Hor s’a doppia ferita
Dall’ardenti tuoi strali il cor s’accende.
Misero, come aita
Trovar già mai potrà s’amor contende.
Chi non arde a sì bei lumi
Di diamante un cor havrà.
S’al tuo foco ogn’un consumi
Qual rimedio troverà.
Ah, son forzato a dire
Ch’ove di qua beltade avventi un lampo
Non ha il misero cor riparo o scampo.
Chi trafitto è dal tuo strale,
Nulla vale a schivar il dolor
S’a ferir un cor fatale
L’arco suo t’ha dato amor.
Povero, povero seno
Lacero sei ne’ amor contento a pieno,
Ma che vaga tiranna
Dolce è la tua ferita,
Mentre spirando mi richiami in vita.
Se languisco son dolci le pene
Se m’accende m’è cara la face,
Ride amor se di mia spene
Fuggo il colpo e più mi piace.
Se scagli l’arsura
Costante sarò.
Saettami pure
Che lieto vivrò.
E nelle vive fiamme
E nelle piaghe mie
Bella vedrai se questo cor fedele
Ami il tuo bello, Idolo mio crudele.
Risorse online
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 1-D-5a-o.7
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri