Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Tit. dall’incipit testuale (c. 155v); num. delle carte coeva (155v-162v); sopra l’incipit è scritto da mano moderna a matita: "1-D-5i"; a c. 155r conclusione di Care spiagge amate rive (v. scheda 2470); attribuita a Carapella nel RISM (v. Repertori bibliografici) e su Internet Culturale; per la data v. scheda 2463; per l’identificazione del copista v. scheda 2469; nella descr. analitica 6.1 è in 6/8 mentre l’originale riporta 3/8.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
S, Il bambino faretrato
%C-1@c '8{AB}{''CD}E{6DC}4'B/''8C'{6BA}4xG8A{6GF}4E/
S, Né scoprir poss’io sì grave affanno
%C-1@c 4-'.A8AAA/''4D8DD{6CDED}8.C6'B/
S, Due pupille vezzosette
%C-1@6/8 8-'B''ED{6DC}8'B/''C{6C'B}8AB{6''C'B}8G/
Trascrizione del testo poetico
Tra frondosi recessi
Ove raggio di sole
Un qua non giunge
Sotto l’ombra de’ lauri e cipressi
Così Lilla si dolse agl’altri lunge
Frondi fiori erbette amene
Acque vaghe aurette liete,
Compatite le mie pene
In voi cerco la mia quiete.
Il bambino faretrato
Che per gioco mi ferì
Quando il petto hebbe piagato
Da me lunge si partì.
La ferita più mortale
Sempre fu quanto più ascosa
Quindi nasce l’aspro male
L’ardor mio nel cor si posa.
Né scoprir poss’io sì grave affanno
Se amor dell’alma mia si fetiranno.
Qual farfalla intorno al lume
Mentre vola semplicetto
Tra le nevi d’un bel petto
Il mio core arse le piume.
Preso avvinto fra catene
Hor si dole e sempre geme,
Ma se il sforzi a uscir più teme
Da sì dolci e care pene.
Due pupille vezzosette
M’han trafitto l’alma el cor.
Ma due labra semplicette
Mi beorno nell’amor.
Più non temo tue saette
Fier Cupido, se il rigor
Di due luci ritrosette,
Mitigar può bocca d’or.
Risorse online
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 1-D-5a-o.9
Scheda a cura di Giacomo Sciommeri