Scheda n. 11109

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1800

Titolo

Cantata à Voce Sola | di Contralto

Presentazione

Partitura

Legami a persone

Fa parte di

[Cantate da camera] (n. 5597/17)

Pubblicazione

[S.l. : copia, XVIII sec.]

Descrizione fisica

C. 94r-97r ; 207x265 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Titolo dall’incipit testuale.

Titolo uniforme

Organico

Contralto e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Nocchier che quasi assorto
2.1: Largo e sfacc.o(aria, si♭ maggiore, 3/4)
Pur non fia ch’io mi spaventi
3.1: (recitativo, c)
Vedrem chi più costante
4.1: (aria, re minore, c)
Al fin io morirò

Trascrizione del testo poetico

Nocchier che quasi assorto
In mar si vede in aspra e ria procella
Pure un raggio di stella rimira
Al fine e si conduce
In porto pastor cui il verno
Ogn’ora col gel disfece
Il gregge suo gentile
All’apparir d’aprile
Sollieva le speranze
E si ristora; io sol,
Sia notte o giorno,
O si vagheggin fiori,
O gel si miri
Faccio eterno soggiorno
Fra gli antichi durissimi martiri.

Pur non fia ch’io mi spaventi
Di mie pene, o Filli ingrata,
Se fia eterno in te il rigore
Sarà eterno in me l’amore
E fra tanti miei tormenti
T’amerò benché spietata.

Vedrem chi più costante
Sia di noi, di nostr’alme
Il vario stato, io come Apollo
Al tuo gentil sembiante,
Tu come Dafne al rio costume usato.

Al fin io morirò
Ma il vanto porterò
D’esser fedele.
Tu in vita resterai
E il duro nome avrai
D’empia e crudele.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Nc - Napoli - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "San Pietro a Majella"
collocazione Cantate 32bis.17

Scheda a cura di Ivano Bettin
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