Scheda n. 10109

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica manoscritto

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Medea

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Baldovini, Francesco (1634-1716)

Fa parte di

Baldovini Poesie MSS. (n. 10064/45)

Redazione

[S.l. : copia, 1701-1710]

Descrizione fisica

C. 137r-v

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Così corro all’esilio. Forma non specificata, Medea

Bibliografia

Trascrizione del testo poetico

«Così corro all’esiglio
A cui sproni il mio piè Giasone ingrato.
Del mio partir prendi in ricordo intanto
L’uno, e l’altro tuo figlio
Dalla mia man su gli occhi tuoi sbranato.
Indi alla nuova sposa
Vola pur lieto ad esultare in seno;
Ella da’ doni miei
Col genitor superbo estinta giace:
E il vasto ardor che tutte
Per opra mia quest’empie mura ingombra
È del vostro imeneo con degna face.

Tal credesti iniquo mostro
In me spento ogni vigor;
A tuoi danni omai dimostro,
Che Medea vi resta ancor.

Sì, vi resta Medea, di cui nel petto
Ira ben giusta ogni pietà distrugge.
Tradita, abbandonata,
Vilipesa, scacciata,
Così (mira, o fellon) da lei si fugge.
Tra ceneri, e ruine
Tra i figli uccisi, e tra le membra esangui
Di suocero e di sposa
Vittime offerte alle mie brame ultrici
A vivere infelici
Su rimanti o spergiuro i giorni tuoi;
E degli scorni miei godi se puoi.

Sovra carro, che Stige m’appresta
Io contenta per l’aria men vo;
Già che al duolo, che l’alma m’infesta
Di vantaggio che porger non ho.
Sovra carro che Stige m’appresta...»

Del Regnator di Colco
In guisa tal l’incantatrice figlia
D’una atroce vendetta andonne altera;
E con strage sì fiera
Mostrò, che d’empietà varca ogni segno
Quando a farsi furor giunge lo sdegno.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Fr - Firenze - Biblioteca Riccardiana
collocazione 2474.45

Scheda a cura di Giulia Giovani e Ivano Bettin
Ultima modifica: