Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica a stampa
Data
Data certa, 1673
Titolo
Mio cor che si fa / [Carlo Grossi]
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Grossi, Carlo (1634-1688)
Pubblicazione
Venezia : appresso Francesco Magni Gardano, 1673
Descrizione fisica
P. 92-101
Filigrana
Non rilevata
Note
Tit. dall’incipit testuale; nome dell’A. dal front. dell’intera edizione
Titolo uniforme
Mio cor che si fa. Cantata, Op. 6.7. S.5.7 Persuade il suo core a fuggire amore
Organico
Soprano e continuo
Descrizione analitica
1.1: Adagio(aria, sol minore, )
Mio cor che si fa
%C-1$bB@3/2 ''2--D/'4.B8A2G2-/''2--D/'4.B8A2G4A''4C/
Mio cor che si fa
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2.1: Allegro(aria, sol maggiore, c)
Di goder s'un giorno brami
Di goder s'un giorno brami
3.1: (recitativo, c)
Ah che densa caligine
Ah che densa caligine
4.1: Adagio(aria, si♭ maggiore, 3/2)
S, Scompagnate dalle spine
S, Scompagnate dalle spine
5.1: (c)
Ma mio cor ostinato
Ma mio cor ostinato
6.1: Adagio(arioso, sol minore, 3)
Se non cangi pensier
Se non cangi pensier
Trascrizione del testo poetico
Mio cor che si fa
Che speri ch’attendi
Ancor non comprendi
Tradito schernito
Nel regno d’amore
L’ingiusto rigore
Di vaga beltà.
Di goder s’un giorno brami
Un rimedio solo v’è
Sciogli e laceri i legami
Che fieri severi ti stringono il piè.
Ah che densa caligine che fosca
Nube d’affetti indegni
O core affascinato
Così della ragion t’adombra i lumi
Che non vedi’l periglio.
Scompagnate dalle spine
Già mai spuntano le rose
Tra le gioie stan ascose
Sempre sempre le ruine
Ma mio cor ostinato
Deh qual letargo oh dio t’occupa i sensi?
Io t’addito i perigli e non vi pensi?
Sì sì torna in te stesso
A che nutrir nel sen genio sì basso
Se non cangi pensier tu sei di sasso.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione AA.93.7
collocazione AA.93.7
Scheda a cura di Raffaele Deluca