Scheda n. 9997

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1700 e il 1710

Titolo

Vorrei che un dì la rosa

Presentazione

Partitura

Fa parte di

[Cantate e arie] (n. 9987/11)

Redazione

[S.l. : copia, 1701-1710]

Descrizione fisica

CC. 91r-99r

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: Vivace ma non presto(aria, mi minore, 3/2)
Vorrei che un dì la rosa
2.1: (recitativo, c)
Io so che più d'un labbro
2.2: Adagio(arioso, la minore, 3/2)
I lumi chiuse e mi bagnò di pianto
3.1: (aria, la minore, 3/4)
Vive e [...] per via polverosa
4.1: (recitativo, c)
Pur di sì breve vita
4.2: Vivace ma non presto(arioso, mi minore, 6/4)
L'età della bellezza è un sol momento

Trascrizione del testo poetico

Vorrei che un dì la rosa
In sua gentil favella
Parlass’ al sol così:
Invano io nacqui bella
Del Sol ancella o sposa
Se con fugaci oltraggi
L’ultimo de’ suoi raggi
Dal suolo mi rapì.
Vorrei che un dì la rosa
In sua gentil favella
Parlass’ al sol così.

Io so che più d’un labbro
Mi chiamò nel mattino
Vegetato cinabro,
lieto riso d’April, molle rubino,
Ma chi mi vidde a sera
Tutta lacera il manto
Sospirò nel vedermi
I lumi chiuse e mi bagnò di pianto.

Vive e [...] per via polverosa
Rozza pietra espost’ all’inciampo,
E se nasce una povera rosa
Nasce solo alla vita d’un lampo.
Tronco antico con ombra infeconda
Toglie al suolo i germogli al desire,
Bevo a pena io dal latte d’un onda
Che nel nascere corro a morire.

Pur di sì breve vita
Per dover essere bella io mi contento
L’età della bellezza è un sol momento.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Bc - Bologna - Museo internazionale e Biblioteca della musica
collocazione DD.50.11

Scheda a cura di Giulia Giovani
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