Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, tra il 1710 e il 1740
Titolo
Cantata N. 1 [Voi credete o molli erbette]
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)
Fa parte di
Cantate da camera (n. 9833/1)
Redazione
Copia
Descrizione fisica
P. 1-9
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Voi credete o molli erbette. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Bibliografia
Ladd 1982: n. 205, p. 319
Descrizione analitica
1.1: Largo(aria, si♭ maggiore, c)
Voi credete o molli erbette
Voi credete o molli erbette
2.1: (recitativo, c)
Pianto che stille amore
Pianto che stille amore
3.1: Larghetto(aria, si♭ maggiore, 3/8)
Sa col spesso distillar
Sa col spesso distillar
Trascrizione del testo poetico
Voi credete o molli erbette
Che l’umor che in sen vi cade
Sien rugiade
Non è vero egl’è ‘l mio pianto.
Nol bevete erbe dilette
Che a tradir la vostra sete
Sentirete
Qual ardor v’accresce e quanto.
Pianto che stille amore
Col foco che m’accresce
Per rigida beltade in mezzo al core.
Beltà che ognor crudele
Al mio pianto fedel vie più s’indura
E quanto il ghiaccio in lei
Tanto ne’ spirti miei cresce l’arsura.
Sa col spesso distillare
Picciol onda
Un senso frangere
Né spezzarsi a tanto piangere
Quel suo cor mai si poté
Ma qual scoglio in mezzo al mare
Più si fa duro e inflessibile
Così a frangersi impossibile
Quel suo cor si rese a me.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15326.1
collocazione 15326.1
Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni