Scheda n. 9600

Stravaganza D’Amore,
Che con finto diletto or d’alme appaga
Or con amaro duolo
Tormenta lusingando
Inganna allor, che piace,
E all’agitato sen non dà mai pace.

Aspra, e cruda è quella pena,
Onde barbaro tormento
Il crudele, Dio d’amor
Par che sciolga ed incatena,
E più fiero allor diventa
Quando più diletta il cor.

Le frodi, e i tradimenti
Usando va questo fallace Nume
E con vario costume
Si fa severo all’or che sembra mite,
Ordisco insidie ai Cori
Con dolcezze apparenti
De suoi falsi contenti
Se promette le gioie
E fa penare, e mille, e mille modi.
Sempre inventando va per ingannare.

Del piacer se dispensa la calma
Quell’infido la cangia in tempesta.
E goder quando credesi un’alma
Tormentata da pena molesta.

Accende egli tal’or fiamma amorosa,
E poi con voglia ascosa
Cerca smorzarla al gel di gelosia,
E muove e tenta i Cori
A sdegnoso cimento,
E invece d’allentar porge tormento.

Or dà pace or muove guerra.
Stravagante il Nume arcier.
Or innalza, ed or atterra
Or è crudo or lusinghier.