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Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Descrizione analitica
Merito, Giubilate in questo giorno
Questi è quel giorno in cui
Virtù, Conta ser vuoi del mar
Dunque tacer deggio?
Amore, Io sol spiegar potrò
Io lo ferij già un tempo
Virtù, Merita lode grande
E di me voi tacete?
Merito, Degno egli è di quanti onori
Con noi adunque unito
Amore, Virtù Merito, Vivi pure o bella palma
Trascrizione del testo poetico
<i>Merito</i>
Giubilate in questo giorno
Voi o zeffiri giocondi
L’alba già con man di luce
Il bel giorno a noi conduce
Acciò il vostro gioir lieta secondi.
Questi è quel giorno in cui
Il gran Davide lo splendor dell’Istro
Sugge di vita e più di Gloria il latte
Io che di tal eroe
Indiviso compagno ogn’ora fui
Cantar ne vuò con le Camen Pimplee
Genetliaci di Gloria in rime Alcree
<i>Virtù</i>
E chi sei tu che ardito
In impresa sì grande
Ussurpar vuoi de la virtù gli uffici?
<i>Merito</i>
Il Merto son io le tue glorie
<i>Virtù</i>
......................................... ah taci
Che che l’Appolline e suore
Di sì vasto lavor non son capaci.
Conta ser vuoi del mar
O può del suol del ciel
L’arene i fior le stelle.
E queste numerar forse potrai
Ancor forse potrai ma non già quelle.
Ritornello
<i>Merito</i>
Dunque tacer deggio?
<i>VIrtù</i>
Meglio è tacer all’ora
Che il troppo favellar rassembla peggio
Tutto ciò che di grande
Sa partorir può concepir la vasta
E d’intelletto human feconda idea
Tutto è minor dei vanti suoi sublimi
Il mar de’ pregi suoi non ha già Lido.
<i>Amore</i>
Tacete voi che parlerà Cupido.
Io sol spiegar potrò
Di David il gran metro
E l’alta sua virtù
Io sol spiegar potrò.
Per prova ben io so
Benché in ferir esperto
Ch’ei grande sempre fu.
Io lo ferij già un tempo
E tal nel petto suo dardo fissai
Ch’egli d’amar non si scordò giamai.
Amò et anco egli ama
Ma sol la Gloria e lo splendor di Fama.
Ama e fu solo Amore
Che mosse all’alte imprese
Quel generoso cuore.
<i>Virtù</i>
No no Amor tu t’inganni
Virtù sol fu cagione
De suoi gloriosi affanni.
Al Bivio dell’etade all’or che giunse
Qual Alcide novella
Il sentiero incontrò che a Gloria mena.
Corse col piè bambino
La via dei stenti e tali
Orme v’impresse sempre
Che ad onta dell’oblio fiano immortali.
Merita lode grande
Chi nasce e non si fa.
Quella che acquistiam noi
Con titolo d’eroi
E’ nostra eternità.
<i>Merito</i>
E di me voi tacete?
Io pur quello sol fui
Che di culla gemmata
E d’auree fasce degno già lo resi
Io fui che all’onorata
Meta di gloria ne licei lo spinsi
Guida al opre li fui
Premio ai sudori
E degni del suo crin diedi gl’allori
Quel pondo ch’ei sostiene
Da me sol li proviene
E mia mercè con istupor profondo
Egli è bastante a regolare il mondo.
Degno egli è di quanti onori
A suo pro la sorte aduna
Visser sempre in quell gran petto
Indivisi con diletto
Doti eccelse e gran fortuna.
Ritornello
<i>Amore</i>
Con noi adunque unito
Il dio di Gnido et in Citera o Pafo
Natal sì grande a celebrar s’invia
Ivi nota faro la gioia mia.
<i>Virtù</i>
L’invito accetto e tua seguace sono
In Insieme ancor uniti
Vedonsi in quell gran cuore
Vertude amante e virtuoso Amore.
<i>Merito</i>
Con voi sono pur io
Ma intanto alla gran Palma
Ch’oggi spuntò per abbellire il mondo
Noi con inno giocondo
Forier d’alti contenti
Porgiamo lodi in musicali accenti.
<i>Amore</i>, <i>Virtù</i>, <i>Merito</i>
Vivi pure o bella palma
Che dell’istro i lidi onori
Sì sì eterna al mondo vivi
E per Gloria di tua salma
Produrranno i tuoi sudori
Mille al suol placidi olive.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 15584
Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni