Scheda n. 9185

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1770-1780

Titolo

Astaritta / Cantata: Saggio Pastor vede

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astarita, Gennaro (c.1745/9-1805)
esecutore: Spighi Caterina (Seconda metà XVIII sec.)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1770-1780]

Descrizione fisica

1 partitura (47 p.) ; 215x295 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Frontespizio: "Abonnement musical Fuerroni / Saggio Pastor Se Vede / Cantata per Soprano composta per La Sig.ra / Caterina Spighi / dal Sig.re Maestro Astaritta / à Paris au Mag.in de M.que Vocale Italienne chez Nina Fuerroni, Rue du Theatre français No. 8. òu l’on abonne également pour toute sorte de musique vocale et instrumentale gravée française". Altro frontespizio: "Cantata dell Sigr Astarita / fatta per uso / della Sig.ra Catarina Spighi.

Titolo uniforme

Organico

Soprano, 2 oboi, 2 corni, 2 violini, viola e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Bella Dori perdona
2.1: Allegro moderato(aria, do maggiore, c)
Saggio pastor se vede
3.1: (recitativo, c)
Io non fuggo da te perché mi spiaccia
4.1: Largo(aria, fa maggiore, 3/4)
Dal fulgor degl’occhi tuoi

Trascrizione del testo poetico

Bella Dori perdona
Lungi da te voglio
La greggia lasciar più non mi fido
Di mia virtù quando ti vengo intorno
Periglioso è per me questo soggiorno
Allor che ti rimiro
Nel tuo labbro vezzoso
Nel tuo candido seno
Gl’aridi sguardi miei soddisfo appieno
Ma se l’altri rimiro
Pastorelle d’Arcadia abitatrici
Non so perché ma provo
Un picciolo diletto
DI ritrovare in lor qualche difetto
Quando ti sono accanto
Paghi in me più non sento i desir miei
Ed io stesso non so quel che vorrei
Grave è la tua virtù ma così spesso
Lodarti voglio e così oh Dio ti lodo
Che nel lodarti sospirando godo.
Ma quando gl’altri poi
Rammentano le lodi
Invece di godere
Si desta oh Dio
Fier tumulto d’affetti entro il core
Ah Dori mia già si avvicina amore.

Saggio pastor se vede
Il ciel di nembi armato
Toglie la greggia al prato
Ed all’ovil sen va.
Ma se aspettando crde
Che il ciel seren riveggia
Tutta l’amata greggia
Tutta smarrir dovrà.

Io non fuggo da te perché mi spiaccia
D’esserti o bella adorato e fedele
Anzi d’Arcadia ogn’ora
Per le contrade amene
Superbo mostrerei le mie catene.
Da che rinasce il sole
Finché da monti cadon l’ombre maggiori
Mi vedrian le ninfe avanti a Dori
Sempre teco sarei
Se al par di te potessi
L’immagini vantar degli avi miei
Forse così vendetta
Farei di qualche stolido rivale
Ma l’ingiusta fortuna
Mi fé nascere o Dori in umil canto.

Dal fulgor degl’occhi tuoi
Bella Dori io parto addio
Deh se avermi in cor non puoi
Non scordarti almen di me.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 3696

Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni
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