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Descrizione analitica
Dunque perch’il bel volto
Sta tra nubi il sol celato
Tra mille fiori, e mille
Benche brunetta sia
Trascrizione del testo poetico
Dunque perch’il bel volto
Di porpora non veste e di candor
La mia vezzosa Clori
Si deride il mio foco e l’amor mio
Al par d’ogni bella
Benche brunetta sia Clori vezzosa
Non invidia la Rosa
E di gigli il candor ella non cura
Perché quella bianchezza.
Quel vermiglio colore,
Che manca al volto suo l’ha tutto al core.
Sta tra nubi il sol celato,
Né per questo è men ardente.
Nero Strale arco guerriero
Scaglia irato e al pari è fiero
D’ogni stral chiaro e lucente.
Tra mille fiori, e mille
La vaga violetta
È bruna e pur diletta
E se n’adorna il crin Licori e Clori
La vagheggia l’Aurora
Il sol coi rai l’indora, e le rugiade
Le dona amica il cielo
Ella sul verde stelo
Sta modesta e gentile
E pur nei preggi suoi la vanta aprile
Dunque se Clori è bruna
Non per questo e men bella e meno cara
E forse a poco a poco
Bruna divenne ai rai del mio gran fuoco
Benche brunetta sia
E vaga all’alma mia
Clori, che m’invaghi la bella Clori
Quel bruno suo colore
Mi va dicendo al core
Io son un’ombra sì de’ vostri ardori.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Cantate 27.3
Scheda a cura di Natalia Dudynska