Scheda n. 8911

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1688

Titolo

Documento per disamare. Si divida la pena e viverò

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Lotti, Giovanni

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte terza, pp. 138-139

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Si divida la pena e viverò. Forma non specificata, Documento per disamare

Bibliografia

Trascrizione del testo poetico

Si divida la pena e viverò;
Quanto piansi per Filli,
Tanto per Amarilli
Io pianger vò.

Non è possibile
Ch’indivisibile
Nel suo dolore
La duri un core,
Più d’un amore
Sanar lo può.
Si divida la pena e viverò.

Filli deh prendi pure
L’arbitrio di quest’alma e tu non meno
Arbitra del mio seno
Amarilli gradita
Entra in possesso ancor della mia vita,
Sì donatemi a tue, mio resterò.
Si divida la pena e viverò.

L’alimento del foco è starsi accolto
Tra i margini d’un volto,
Ma quando si dilata
In variati oggetti
Ardor, ch’in un sol centro avvampi e frema,
Allor se non s’estingue, almen si scema.

Un che sempre sen va
Di prigion in prigion, prigion non è;
È quasi libertà
Mover ogn’ora in varij lacci il piè,
Che con incerte voglie
Mentre qui s’incatena, ivi si scioglie,
E con dubbiosa cura
Quando cerca un tesor, l’altro non cura
Che fissato in un volto,
Ad un altro per forza il tergo ha volto;
E segue fugace
E fugge seguace
Il ben, ch’adorò.
Si divida la pena, e viverò.

Che delle Stelle fisse il mesto lume
Star sepolto trà l’ombre ha per costume;
Ma gl’erranti pianeti
Con più felici tempre
Trà la notte, e trà ‘l dì, vidon mai sempre.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rn - Roma - Biblioteca Nazionale Centrale
collocazione 204.3.B.12.170

Scheda a cura di Nadia Amendola
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