Scheda n. 8904

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1688

Titolo

In lode dell’altezze reali di Savoia protettrici di tutte le virtù. Di Parnaso e d’Ippocrene

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Lotti, Giovanni

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte terza, pp. 127-128

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Di Parnaso e d'Ippocrene. Forma non specificata

Bibliografia

Trascrizione del testo poetico

Di Parnaso e d’Ippocrene
Taccia Grecia il grido antico;
D’ogni Musa albergo amico
L’Alpe sola oggi diviene.

Quivi a prodigo ristoro
Di Camente abbandonate,
Più ch’ambrosie altrui segnate
Sgorgan sempre i fiumi d’oro.

E se pur colà non giunge
Qualche Clio dispera altrove,
Versa in lei l’alpino Giove
Gl’aurei nembi infin da lunge.

Hanno i re lunghe le mani
Per punir, chi più gl’offende;
Sol Vittorio i bracci stende
Per nudrir gl’Orfei lontani.

Di valore ogni tesauro
Sol trionfo in questo soglio;
È d’Europa il Campidoglio
La città sola del Tauro.

All’Alpi s’appoggi
Chi vuol che sua speme
Non crolli ma poggi
A glorie supreme.

Di scossa non teme
Chi saggio si fonda
In mole profonda
Che batte le stelle.

Voi Giasoni di virtute,
Cui nel mar d’alto sudore
Tutte l’ore
Vien cercato
Il trofeo del vello aurato,
Qua volgete la prora.
Vero Fasi del mondo oggi è la Dora.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rn - Roma - Biblioteca Nazionale Centrale
collocazione 204.3.B.12.163

Scheda a cura di Nadia Amendola
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