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Legami a persone
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Titolo uniforme
Trascrizione del testo poetico
VIII
Graziose giovanette
Che sul fior dei più begli anni
Nella rete degli inganni
A cader siete soggette;
Se udirete il mio consiglio;
Io per Venere vi giuro
Che con animo sicuro
Scherzerete col periglio.
Se in un vago garzonetto
Caldo amor destate voi;
Io so ben che gli occhi suoi
Fanno in voi l’istesso effetto.
E se pur non vi nocesse,
Come a gli uomini, l’ardire;
D’esser prime a vi scoprire
Chi saria che vi tenesse?
Or poiché con tal catena
L’importuno onor v’arresta
Che è per voi la più molesta
Non so dir se legge o pena:
Contra gli uomini io ben lodo
Che facciate ognor vendetta
D’una legge sì dispetta
Ch’essi fecero a lor modo.
Ma perché necessitate
Pur vi sforza a desiarli;
Siate prime ad ingannarli
Per non essere ingannate.
Disprezzate ognun che tiene
Mezzo secolo sul dorso,
Perché lento già nel corso
Gli va il sangue per le vene.
Così ancor chi sente il peso
D’otto lustri o poco manco,
E pur mostra nudo il fianco
Allo stral d’amore acceso:
Quanti mai si veggon quanti
Di quest’uomini avanzati
D’un bel volto innamorati
Far da vaghi e da galanti,
E per girsene più franchi
All’amata ninfa intorno,
Farsi radere ogni giorno
Dalla faccia i peli bianchi:
Se poi veggion ch’ella gira
I begli occhi ad un garzone;
Per timor del paragone
Contra lei s’accendon d’ira:
Stolta pur farebbe quella
Cui dinanzi si ponesse
Doppia merce; e non scegliesse
La migliore e la più bella.
L’altra età che vengon pria,
Degne son del vostro amore:
Scelga sol di tutte il core
In poter di chi si dia.
So che ai giovani più belli
Voi bramate esser pietose;
Chè alle donne più vezzose
son più facili ancor quelli.
Ma ben spesso ad un bel volto
Vive unita un’alma impura
Che sicura o non sicura
Corre ognora a freno sciolto.
Mai però non vi scordate
Di star sempre assise in soglio
Ad usar l’antico orgoglio
Su tante anime domate:
E se mai per troppo ardore
Al piacer vi conducete;
Per mostrar che non scendete;
Di pietà vestite amore.
Per fuggire i danni e l’onte
Della frode lusinghiera;
Apprendete in qua maniera
Altrui leggasi la fronte.
Spesso appare un riso amico
Della faccia sull’esterno
A chi pensa nell’interno
Farsi grato o pur nemico:
E facendo il consigliero;
S’accompagna nell’affetto
Per aprir nell’altrui petto
Larga strada al suo pensiero.
Ah se sia che alla sua mano
Il voler del vostro seno
Fidi un sol momento il freno;
Quanto poi lo piange in vano!
Graziose giovanette
Se seguite nei perigli
A cader tanto soggette.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 74.R.34.41
Scheda a cura di Bianca Marracino