Scheda n. 8270

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1719

Titolo

Partitura | Cantata Morale per il Santiss:mo Natale | Canto Solo con V. V. | di | Frà Fran:co M:a Benedetti Min: Con.le M.ro di Cap. in S. Fran.co di | Torino | 1719 | 7bre

Presentazione

Partitura e parti

Legami a persone

compositore: Benedetti, Francesco Maria (1683-1749)

Pubblicazione

Torino : [copia con inserti autorgrafi], settembre 1719

Descrizione fisica

C. 1-13r ; 240x285 mm

Filigrana

Note

Tit. dal frontespizio; il ms. è formato dalla partitura più le parti staccate del "Canto Solo", "Violino P.o", "ViolinoP.o di Conc.to", "Violino 2°" e "Violoncello"; annotazioni sul frontespizio: "n. 4 | Pastori o voi | N. 18 | Mss. N. 115/3"; cartulazione moderna

Titolo uniforme

Pastori o voi. Cantata morale, Pastori o voi

Organico

Contralto, 3 violini e continuo

Repertori bibliografici

URFM: Benedetti, Francesco Maria: Pastori o voi
Bettin 2016: n. 182
Sartori 1962: p. 177

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, c)
Pastori o voi
2.1: Vivace(aria, la maggiore, 3/8)
Dimmi tu bell'onda labile
3.1: (recitativo, c)
Aimè già ne fuggì
4.1: All.o ma non presto(aria, re maggiore, c/)
Mesto augel che in verde fronda
5.1: (recitativo, c)
Il mio solo dolore
6.1: Affettuoso e dolce(aria, si minore, 12/8)
Giesù mio caro ben
7.1: (recitativo, c)
Così d'un cor divoto
8.1: Vivace(aria, la maggiore, 3/8)
Trova Giesù

Trascrizione del testo poetico

Pastori o voi
Che per le spiagge erbose
Gite di Bettelemme intenti
A pascolar lanuto armento
Deh per pietà mi dite
Qual antro, qual tugurio
O qual cappanna nel seno suo beato
Le spoglie sacrosante
Accoglie di Giesù che or’ora è nato.
Ma voi tacete? Oh Dio
Infelice cor mio.
Dunque di tal desir fra tanti ardori
Non fia chi ti ristori?

Dimmi tu, bell’onda labile,
Chiara figlia di quel rio
E il tuo passo benché instabile
Siami scorta all’idol mio.

Aimè già ne fuggì l’onda scortese
E in quegli ingrati argenti
Sen portò fuggitiva i miei lamenti
Ove dunque n’andrete
Affetti miei a rintracciar pietade?

Mesto augel che in verde fronda
La perduta tua compagna
Vai piangendo e chiami ogn’ora
Deh consola il tristo cor.
Pur tu al fine alla campagna
O del mar su l’arsa sponda
Rinverrai il tuo tesor.

Il mio solo dolore
Fra sì ben nati affetti
Tant’oltre omai s’avanza
Che vuol che questo core
Perda la speme ancor della speranza.

Giesù mio caro ben
Ridona a questo sen
Speranza e pace.
Aprimi quel sentiero
Che dicami sincero
Il ben che cerchi tu qui posa e giace.

Così d’un cor divoto
Esprimeva piangendo
I sensi fidi un’alma innamorata
Quando al cielo rivolta
Vidde lucida stella
Segnar co’ raggi d’or
Dritto il camino e squarciato
Dall’ombre il fosco velo
Dirle in chiara favella:

Trova Giesù chi si rivolge al cielo.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Af - Assisi - Biblioteca e Centro di documentazione francescana del Sacro Convento di S. Francesco
collocazione Mss. N. 115/3

Scheda a cura di Ivano Bettin
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