Scheda n. 8244

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1764-1810

Titolo

La Pazzia o vero La stravaganza Del Sig.r Alesandro [!] Scarlatti [Farfalla che s’aggira]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Scarlatti, Alessandro (1660-1725)

Redazione

[S.l. : copia, 1674-1810]

Descrizione fisica

C. 55v-65v

Filigrana

Non rilevata

Note

A c. 55v: La Pazzia ò vero La Stravaganza Del Sig. Alesandro [!]Scarlatti

Titolo uniforme

Farfalla che s'aggira. Cantata, La Pazzia, ovvero La Stravaganza

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Maccavino 2006: n. 11, p. 82-83
Rostirolla 1972: n. 235, p. 424

Bibliografia

Hanley 1963: n.256, pp. 225-226

Descrizione analitica

1.1: (aria, fa♯ minore, C)
S, Farfalla che s'aggira
2.1: (recitativo-arioso, C)
S, Tutto acceso a quei rai
3.1: Moderato(aria, sol minore, 3/8)
S, Quando saggio un pensiero
4.1: (recitativo, C)
S, Pur langue tra le pene
5.1: Andante Moderato(aria, do minore, Ȼ)
S, Bramo che le ferite
6.1: (recitativo-arioso, C)
S, Così infelice questo cor favella
7.1: (recitativo, C)
S, Ma l'afflitta alma mia
8.1: (canone, fa♯ minore, Ȼ)
S, Tenta la fuga ma la tenta invano

Trascrizione del testo poetico

Farfalla che s’aggira
Intorno a chiara face
Vi perde con le piume
Alfin la vita ancor.
Così il mio cor delira
Che struggersi gli piace
Di due pupille al lume
Ad onta del dolor.

Tutto acceso a quei rai
Già di morir non cura
E per maggior sventura
Cieco senza raggion, senza consiglio
Ama l’inciampo suo corre al periglio.

Quando saggio un pensiero lo sgrida
ei lo scaccia e l’accusa di stolto;
e seguendo una scorta ch’infida,
cade avvinto tra lacci d’un volto.

Pur langue tra le pene e tra martiri
Si distrugge in sospiri
Ma folle ed insensato allora esclamo:
o dolce servitù e care mie pene
a voi del amor mio
belle catene nodi aggingete
ch’il gioir nel penar più m’accrescete.

Bramo che le ferite
In questo sen m’aprite
Care pupille sì d’amor facelle.
Io sempre v’amerò,
così contento ognor
per voi morir saprò mie luci belle.

Così infelice questo cor favella
Acceso a’ rai di due pupille infide
E tra lacci e le pene ei scherza e ride.

Ma l’afflitta alma mia
Per sì strana follia
Cercando di fuggir dal core insano
Cercando di fuggir dal core infido

Tenta la fuga ma la tenta invano.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-NT - Noto - Biblioteca Comunale Principe di Villadorata
fondo Altieri
collocazione Vol. 36.11

Scheda a cura di Nicolò Maccavino
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