Scheda n. 8156

Son chimere del volgo
I tuoi dardi dorati
I tuoi strali di piombo
Il tuo supposto nome amore amore
A questo io non do fede
E sol chi cieco egli è cieco ti crede.

Del tuo foco mi rido Cupido
Che non val ad accendermi il cor.
E’ sciocchezza chiamarsi tiranno
E’ un inganno
Che fa crederci nume l’amor.

E’ follia d’un amante
Sperar donna fedele
Che non può benché voglia esser costante
Se adorata da mille
Di mille ascolta i prieghi e mille inganna
A bellezza tiranna
Vender la libertà non vuole il core
E pur goder d’amor disprezza amore.

S’io chiedo conforto
Al foco che m’arde
Pupille bugiarde
Mi dite di no.
Se il cor poi vi sprezzi
Mostrate con i vezzi
Che un dì goderò.

Serva chi vuole e sia
D’un cigli lusingher scopo infelice
Altri chiami contento
L’amoroso tormento
Io se darsi non puote
Godimento in amor senza cordoglio
Ricuso di godere amar non voglio.

Non partirti dal mio petto
Dolce e cara libertà.
Chi ti stringe non si brama
E poi t’ama chi non t’ha.

Chi non cura l’esser sciolto
Viva lieto in servitù
Non potran l’armi di un volto
Porre l’alma in schiavitù.