Scheda n. 8153

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1690-1710

Titolo

Del Sig:r Severo De Luca [Mio Tiranno adorato]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: De Luca, Severo (fl. 1684-1734)

Fa parte di

Cantate da Camera (n. 8143/10)

Redazione

[Roma : copia della bottega Lanciani, 1690-1710]

Descrizione fisica

P. 157-188

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, sol maggiore, c)
Mio Tiranno adorato
2.1: (aria, mi minore, 3/8)
Contrasta il nostro core
3.1: (recitativo e aria, mi minore, 3/8)
Tiranna del mio sen
4.1: (aria, do maggiore, c)
Non sempre o mio tesoro
5.1: Andante(aria, re maggiore, c)
Se nell'alma s'accende l'amore
6.1: Largo(aria, do maggiore, c)
Se nel sesso restasse la colpa
7.1: Andante(aria, mi minore, c)
Io piango e tu ti lagni
8.1: (recitativo e aria, mi minore, c)
Se havessi il cor più fido

Trascrizione del testo poetico

Mio Tiranno adorato
All’hor ch’io mi querelo
Che di Gnido nel cielo
L’Astro dell’amor tuo parmi cangiato
Tu con eguali accenti
Come io fossi l’infida
O precedi o accompagni i miei lamenti.

Contrasta il nostro core
La propria fedeltà ma non s’intende.
Ond’io vorrei che amore
Usasse crudeltà con chi l’offende.

Tiranna del mio sen
Non è la Gelosia ma il Tradimento
Né turba il mio sereno
Gelata fantasia d’incerto evento.

Non sempre o mio tesoro
Un labro di rubino
Mentisce i sensi o colorisce i baci
Né i suoi bissi vermigli
Ponno in faccia al destino
Con le pompe vivaci
Arrossire il candore a un sen di gigli
Già che attesti e risolvi
Che ad esser infedel basta esser bella
Rinunzio et abbandono
Ogni gloria del volto
E per essere fedel bella io non sono.

Se nell’alma s’accende l’amore
Ed il pregio dell’alma è l’istesso
Ogni colpa è una colpa del core
Né può dirsi difetto del sesso.

Se nel sesso restasse la colpa
Di natura sarebbe favore
Nasceria coll’error la discolpa
O del cielo sarebbe l’errore.

Io piango e tu ti lagni
Ma non siamo compagni
Né i lumi del pensiero
Le tue son ombre e il mio tormento è vero
Io vidi oh Dio che vidi
Quel foglio ove l’inganno
Con note di piacere
Mi registra l’affanno.

Se havessi il cor più fido
Cangiar i sensi giusti
Sarebbe infedeltà.
Ma se mi fosse infido
Dir che saria qual fusti
E’ troppa crudeltà.
Sarebbe men rigore
Il dirmi io t’ingannai
Ma non t’ingannerò.
Mi duol del tuo dolore
E come un dì t’amai
Per sempre t’amerò.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 15325.10

Scheda a cura di Biancamaria De Santis
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