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Redazione
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Descrizione analitica
Infra ‘l notturno horrore
Dolci aurette che scherzate
Con sitibondo ardore
Quant’è nel cielo accolto
Che non puote e che non fa
Ecco trafitt’e morto
Sorgi omai, sorgi mio nume
Trascrizione del testo poetico
Infra ‘l notturno horrore
A queste mura intorno
Che son dell’idol mio tempio e soggiorno
La mia doglia sfogar mi spinge amore.
Dolci aurette che scherzate
Col cielo in vaghi giri
Voi cortesi ormi portate
Al mio bene i miei sospiri
Siete voi messaggere
Della mia stabil fede
Aure leggere
Siete voi messaggere
Della mia stabil fede.
Con sitibondo ardore
Volsi le luci ver
La mia bella diva e n’arsi al guardo
Quando tutta beltà porpora usciva
Bevei le fiamme onde mi struggo ed ardo.
Quant’è nel cielo accolto
Di beltà di vaghezza di stupore
Ristretto in un bel volto
All’hor vidde il mio core
Ma perciò con miracolo novello
Che più fulmina il ciel quand’è più bello.
Che non puote e che non fa
La beltà
Vista a pena
M’incatena
Mostra gioie e morte dà.
Ecco trafitt’e morto
Ma dalla speme ravvivato alquanto
Tentai impetrar conforto
All’aspro mio ardor dal dolce canto.
Sorgi omai, sorgi mio nume
Et al suon delle querele
Di quest’alma sì fedele
Lascia lascia omai le piume
al tuo lume ogni stella
Sia men bella
Et io vedrò su la celeste mole
Spuntar a me di mezzanotte il sole.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 1-A-2/1 a-f [olim 124-1-2].2
Scheda a cura di Teresa M. Gialdroni