Scheda n. 7589

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, tra il 1740 e il 1760

Titolo

Giuditta - Cantata a voce sola del Molto R.do P.re M.ro Giov. Andrea Valentini

Presentazione

Parte o set di parti

Legami a persone

compositore: Valentini, Giovanni Andrea (XVIII sec.)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

P. 36

Filigrana

Non rilevata

Note

Il testo tratta l’episodio biblico di Giuditta e Oloferne.

Titolo uniforme

Nella tenda real ove giacea. Cantata, Giuditta

Organico

Soprano, 2 violini e continuo

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, do maggiore, c)
S, Nella tenda real ove giacea
2.1: (recitativo, sol minore, c)
S, Ah, tu Nume possente
3.1: Presto(aria-refrain, sol minore, c)
S, Cada svenato e pera
4.1: (recitativo, do maggiore, c)
S, Disse e il colpo vibrò
5.1: Allegro assai(aria, fa maggiore, 6/8)
S, Inni lieti di gioia di festa
6.1: (recitativo, re minore, c)
S, Venne l'Assiro audace
7.1: Andante(aria-refrain, sol maggiore, c)
S, Di sublimi eccelse lodi

Trascrizione del testo poetico

Nella tenda real ove giacea
Sepolto in grave sonno il truce Assiro
Spinta da generoso alto desiro
Entrò la forte Ebrea
E poi che immerso vidde
In profondo letargo il rio nemico
Prese l’acciar guerriero
Che a lui vicin pendea
E alzato il guardo al ciel così dicea:

Ah, tu Nume possente
Degli eserciti Dio
Dio di vendetta tu volgi clemente
A me tuo ciglio e il sacrificio accetta
Che al vilipeso onor di tua grandezza
Umil umil presento
Or tu dà forza e lena al braccio al cor
Ond’io compisca il scempio
Che ben si merita un temerario ed empio.

Cada svenato e pera
Vittima al tuo furor
Chi con la fronte altera
Al tuo sovrano amor insulta audace
Tremi l’Assiro campo
Pallido per timor
E di tuo sdegno al lampo
Non trovi in tanto orror salvezza o pace.

Disse e il colpo vibrò per cui recisa
Rimase da quel busto
La cervice superba
Lieta del bel trionfo
Portando il segno della sua vittoria
A Betulia tornò colma di gloria
La vidde il popol tutto
Con encomi l’accolse
E pien di somma gioia
Mirarla parea con ciglio asciutto
Ella fra tanti onor modesta e umile
Ascrive a Dio del suo trionfo il vanto
E a lui grata proruppe in questo canto.

Inni lieti di gioia di festa
Ciascun sciolga con ilari accenti
E risuoni fra tutte le genti
Quel gran nume che sa trionfar.
Colla destra di femmina imbelle
Vinse il Duce e l’esercito ostile
Che disperso già timido e vile
Fugge pieno di sommo terror.

Venne l’Assiro audace
Minaccioso di stragi e di ruine
Disse vendicherò nel sangue ebreo
L’avide brame mie
Saran mia preda i pargoletti figli
E le vergini a me saranno ancelle
L’onnipotente Dio
Del suo popolo eletto
Mostrossi tosto alla salvezza accinto
E per man d’una donna
Volle il nemico estinto
Udranno i Persi i Medi
Dell’insigne difesa
Udranno con orror l’eccelsa impresa.

Di sublimi eccelse lodi
Sol voi siete ognor ben degno
Grande Iddio che un sì bel pegno
Deste a noi d’alta pietà
Voi sol forte e solo invitto
Voi sol pronto al favor nostro
Chi resiste al voler vostro
E la terra e il ciel non sa.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Af - Assisi - Biblioteca e Centro di documentazione francescana del Sacro Convento di S. Francesco
collocazione 470-2

Scheda a cura di Maria Lucia Anselmi
Ultima modifica: