Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica manoscritta
Data
Data incerta, 1680-1690
Titolo
[U]n mongibello ardente / [Alessandro Stradella]
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Stradella, Alessandro (1639-1682)
Fa parte di
Composizioni vocali da camera (n. 7403/5)
Redazione
[S.l. : copia, 1680-1690]
Descrizione fisica
P. 55-62 [olim c. 29-32v]
Filigrana
Quadrupede inscritto in un cerchio (Rilevata alle c. 31-32 )
Note
Copista A. Per l’attribuzione ad A. Stradella cfr. Bibliografia.
Titolo uniforme
Un mongibello ardente. Cantata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
Brumana 2005: P. 177
Brumana 2007: P. 75
Bibliografia
Brumana 2007: P. 59-60, 62, 73, 75, 79, 87
Brumana 2005: P. 163, 166, 176-177, 181, 187
Gianturco-McCrickard 1991: P. 55-56
Descrizione analitica
1.1: (recitativo, c)
[U]n mongibello ardente
[U]n mongibello ardente
2.1: (refrain, mi minore, 6/8)
E non lo posso dire
E non lo posso dire
3.1: (recitativo, c)
Fatto è il misero petto
Fatto è il misero petto
4.1: (refrain, mi minore, 6/8)
E non lo posso dire
E non lo posso dire
5.1: (aria, mi minore, 3/2)
Un silentio mal nato
Un silentio mal nato
6.1: (recitativo, c)
Pur tacendo il mio core al fin s'avvede
Pur tacendo il mio core al fin s'avvede
7.1: (aria, sol maggiore, 3/2)
Che non merta pietà chi non la chiede
Che non merta pietà chi non la chiede
8.1: (recitativo, c)
Ma se fia ch'io distingua
Ma se fia ch'io distingua
9.1: (aria, mi minore, 3/2)
Il tacer è virtude e non diletto
Il tacer è virtude e non diletto
Trascrizione del testo poetico
[U]n mongibello ardente
Di mille fiamme e mille
Chiudo nel cor dolente
Per due vaghe pupille
Fabre del mio morire.
E non lo posso dire.
Fatto è il misero petto
D’immensità di pene
Infelice ricetto
E fra dure catene
Soffro acerbo martire.
E non lo posso dire.
Un silentio mal nato
S’oppone a miei contenti,
E con freno gelato
Imprigiona gli accenti.
Pur tacendo il mio core alfin s’avvede,
Che non merta pietà chi non la chiede.
Ma se fia ch’io distingua
Al bell’idolo mio la mia ferita
Sdegno riporterò se chieggio aita.
Taci dunque mia lingua,
Quando sospende il labro
Dubbio timor di mal gradito affetto
Il tacer è virtude e non diletto.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-PEu - Perugia - Università degli Studi di Perugia, Biblioteca "Fondo Antico Sala del Dottorato"
collocazione Cass. 23.5
collocazione Cass. 23.5
Scheda a cura di Alice Sbrilli