Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
Peccatore, S, Pellicano amoroso io ti dimando
Peccatore, S, Madri qual mai di voi
Amore, S, Tu che le madri inviti
Amore, S, Se col rostro il Pellicano
Peccatore, S, O mio Signor perdono
Peccatore/Amor divino, Io piangerò sin tanto/Accetto il tuo bel pianto
Trascrizione del testo poetico
Pellicano amoroso io ti dimando
Dimmi e pur sino a quando
A nudrir seguirai
Col sanguigno liquor delle tue vene
In mezzo a tante pene
La tenerella prole i dolci parti?
Sento che mi rispondi
Sin ch’avrò sangue in petto
Sin che di padre avrò nel cor l’affetto.
Madri qual mai di voi
Dite si aperse il petto
Si trasse il sangue e poi
L’amato pargoletto
Col sangue suo lattò.
E dal suo cor piagato
Per dare altrui la vita
All’alma aprì l’uscita
E con il figlio amato
Il viver suo cambiò.
Amore
Tu che le madri inviti
A imparar dalle belve
L’amor là nelle selve
Tu corri al bosco ingrato
Venne al Calvario monte
Ove i barbari figli
Un Pellican d’ogn’altro assai migliore
Allatta con il sangue
Che dalla man versò dal piè dal core
Su l’altar della Croce estinto esangue.
Se col rostro il Pellicano
Del suo cor le vene aprì
Mira in quanti acerbi modi
Tutto a me lespine, i chiodi
E la lancia il sen ferì.
E tu crudo e dispietato
E più reo del ferro istesso
Rinnovando il grande eccesso
Impiagasti quel costato
E quel sen che ti nudrì.
Peccatore
O mio Signor perdono
Pietate Amor Divino a falli miei
Se il Pellican tu sei
Il figlio sconoscente ingrato e rio
Il confesso son io
Ma se al reo tu condoni
Pietoso allor che piange
Ogni più grave errore
E con sincero core
Dell’iniquo oprar suo duolsi e si pente
Genuflesso ecco il figlio
Eccolo al piè del Padre suo dolente.
Peccatore
Io piangerò sin tanto
che vegga il Padre mio
Rasserenato il cor mutar sembiante.
Amor Divino
Accetto il tuo bel pianto
T’abbraccio o figlio mio
E serenato il cor muto sembiante.
Peccatore
E quel viddi irato
Col mezzo del perdono
Io scorga al fin placato io provi amante.
Amore Divino
Non son più teco irato
Son Padre che perdono
Nemico più non sono io sono amante.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 191/4
Scheda a cura di Maria Lucia Anselmi