Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Musica a stampa
Data
Data certa, 1634
Titolo
Più lieto il guardo ver me non giri / Del Molto Illustre Sig. Claudio Monteverde
Presentazione
Partitura
Legami a persone
compositore: Monteverdi, Claudio (1567-1643)
Fa parte di
Pubblicazione
[S.l. : copia, 1634]
Descrizione fisica
P. 4-5
Filigrana
Non rilevata
Note
Il brano è corredato di sigle per la chitarra spagnola; è composto da una prima parte strofica (1. Più lieto il guardo; 2. Io vidi acceso di fiamm’il viso; 3. Per mille segni son fatt’accorto; 4. Non più ramenta ch’in pianto amaro) e da un’ultima parte in recitativo (detto Recitato). Segue una parte strumentale introdotta dalla seguente frase: "Questo Ritornello si suona inanci ogni stancia infuor che la ultima".
Titolo uniforme
Più lieto il guardo ver me non giri. Forma non specificata
Organico
Soprano e continuo
Repertori bibliografici
RISM A I: 1634/7
Descrizione analitica
1.1: (aria strofica, 3/2)
Più lieto il guardo ver me non giri
Più lieto il guardo ver me non giri
2.1: (recitativo, c)
Ahi che la speme fallace e lieve
Ahi che la speme fallace e lieve
Trascrizione del testo poetico
Più lieto il guardo ver me non giri
Ninfa ritrosa né so perché
Tanto respiri quanto sospiri
Né più ti curi della mia fé.
Io vidi acceso di fiamm’il viso
Ch’in pallidezza poi si cangiò
E appena sciolsi dai labri un riso
Ch’un duol ascoso lo raffrenò.
Per mille segni son fatt’accorto
Che novo affetto nel cor ti sta
Gelosa cura lasso m’ha scorto
Chi altri m’involi tua grand’beltà.
Non più ramenta ch’in pianto amaro
Speri i bei anni di gioventù
Né che ’l mio cor ti fu sì caro
Né che quest’alma senza te fu.
Ahi che la speme fallace e lieve
Rapidamente a me spari
Ahi bene vero ch’in tempo breve
Appena nasce che more il dì.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Rsc - Roma - Biblioteca del Conservatorio "S. Cecilia"
collocazione G.SC 5.E.5.1.2
collocazione G.SC 5.E.5.1.2
Scheda a cura di Giulia Giovani