Scheda n. 6960

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1698

Titolo

Cantata Alto Solo Con V.V / di Mercurio Fattioli 1698 B. P. Jan. 3.

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Savioli, Mercurio
possessore: Pratt, Benjamin

Redazione

[S.l. : copia, 1698]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 73-88) ; 195x275 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Sulla prima carta della cantata è indicato il possessore del manoscritto (B. P).

Titolo uniforme

Organico

Contralto, 2 violini e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, re maggiore, c)
Più resister non puote quest’alma
2.1: (recitativo, c)
Sì sì lungi da Clori
3.1: (aria, la maggiore, 3/4)
Clori bella ma tiranna
4.1: (recitativo, c)
Ma Clori allor scacciando
5.1: (aria, do maggiore, 2/2)
Cara non piangere
6.1: (recitativo, c)
E rasciugando in quel bel volto i lumi
7.1: (aria, re minore, 12/8)
O gioie gradite
8.1: (recitativo, c)
Che se questa col canto morte additta
9.1: (aria, mi maggiore, c)
Quanto puol di donna amata

Trascrizione del testo poetico

Più resister non puote quest’alma
Agl’assalti del Cieco Bambino
Come vinto gli cedo la palma,
Come nume l’adoro l’inclino
Più resister non puote quest’alma...

Sì sì lungi da Clori
Parmi secolo ogni ora
Onde il misero core
Non so se viva o mora
Per miracol d’amore
Ma che rimiro oh Dio
Con altro pastorel par ch’è il ben mio.

Clori bella ma tiranna
Vaga tanto ma crudele
Perché il core tuo m’inganna
Perché l’alma è s’infedele.
Clori bella ma tiranna...

Ma Clori allor scacciando
Il Pastorel da canto
Tutta mesta e dolente
Mirandomi frequenti
Sciolse le luci al pianto.

Cara non piangere
Che sento frangere
Nel seno il cor,
Bella a’ tuoi rai
Che tanto amai
Fuga il dolor.
Cara non piangere...

E rasciugando in quel bel volto i lumi
In guisa ritornò come esser suole
Disgombrato da nubi il biondo sole
A qual vista sparì dall’alma mia
La germana d’Amore, Gelosia.

O gioie gradite
D’un core che amante
Se pur mi tradite
Voglio esser costante
M’è cara la pena
Se cede nel canto
Spumosa sirena
Di Clori al bel pianto.
O gioie gradite...

Che se questa col canto morte additta
Questa col pianto suo ritorna in vita.

Quanto puol di donna amata
Una lagrima anche finta
La ragion vien disprezzata,
La giustizia riman vinta.
Quanto fan di due pupille
Gl’umidetti amanti umori
Liquefanno a stille a stille
Di macigno ancora i cuori.
Quanto puol di donna amata...

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

B-Bc - Bruxelles - Conservatoire Royal, Bibliothèque
collocazione 702.5

Scheda a cura di Giulia Giovani
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