Scheda n. 6857

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Testo per musica a stampa

Data

Data certa, 1674

Titolo

Loda la finzione di due begl’occhi e gode del loro inganno

Presentazione

Legami a persone

autore del testo per musica: Monesio, Pietro Giovanni (?-1684)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

Parte seconda, p. 177-178

Filigrana

Non rilevata

Titolo uniforme

Così giusto vi voglio. Forma non specificata, Loda la finzione di due begl’occhi e gode del loro inganno

Trascrizione del testo poetico

Così giusto vi voglio
Occhi in amor bugiardi,
Voi, che con finti sguardi
D’ammollir vi vantate un cor di scoglio.
Così giusto vi voglio.

Se voi col vostro fingere
Potete un cor costringere
D’amore in servitù;
Il vostro simulare,
Mentre sa incatenare,
Non è vizio, è virtù.
Dunque o luci mentite,
Per render schiavo un core,
Con placido rigore
Fingetevi pietose e poi tradite;
Per togliere ad altrui la libertà,
Con dolce crudeltà
Vestite di pietade il vostr’orgoglio.
Così giusto vi voglio ecc.

Pupille mendaci
Con finto splendore
Ardori veraci
Vibrate al mio core,
Ch’io lieto pur’ardo,
Benché l’alma saetti occhio bugiardo.

Io godo, che finga
Beltà simulata,
E sempre mi è grata
Sua dolce lusinga;
E ancorché mi stringa
Tra dure catene,
In grembo a le pene
Mai pianger non soglio.

Così giusto vi voglio
Occhi in amor bugiardi,
Voi, che con finti sguardi
D’ammollir vi vantate un cor di scoglio.
Così giusto vi voglio.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
collocazione ARCA VII 24.221

Scheda a cura di Nadia Amendola
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