Tipo record
Scheda inferiore
Tipo documento
Testo per musica a stampa
Data
Data certa, 1674
Titolo
Godrebbe di penare quando sapesse che la sua donna soffrisse le sue medesime pene
Presentazione
Legami a persone
autore del testo per musica: Monesio, Pietro Giovanni (?-1684)
Fa parte di
Pubblicazione
Copia
Descrizione fisica
Parte seconda, p. 125
Filigrana
Non rilevata
Titolo uniforme
Se pena com’io peno. Forma non specificata, Godrebbe di penare quando sapesse che la sua donna soffrisse le sue medesime pene
Trascrizione del testo poetico
Se pena, com’io peno,
Il mio bel sole amato,
Io ne le pene mie moro beato;
Ma che dico morir?
Taci mio labro ignaro;
Sarà questo un gioir soave e caro,
Se con pari vicende, in dolce modo
Ambo una pena opprime e stringe un nodo.
Se piange, com’io piango,
Filli, ch’am’io cotanto,
Lieto naufrago absorto in mar di pianto;
Ma come naufragar?
Taci, mia lingua, taci;
Sarà questo un versar perle vivaci;
E piangendo con me le sue pupille,
Saranno i pianti miei calme tranquille.
Paese
Italia
Lingua
Italiano
Segnatura
I-Rv - Roma - Biblioteca Vallicelliana
collocazione ARCA VII 24.184
collocazione ARCA VII 24.184
Scheda a cura di Nadia Amendola