Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Pubblicazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Trascrizione del testo poetico
Osservate, che disgrazia?
Vuole amor, ch’io viva amante
Di bellezza a me incostante,
Che de le pene mie non è mai sazia.
Osservate che disgrazia?
Un ch’è amante e non hà sorte
Si prepari a ogni sciagura,
Poiché fanno empia congiura
Contro lui rigore e morte;
E tra rigide ritorte,
Se un bel volto amar pretende,
Con serissime vicende
Lo tormenta fortuna e amor lo strazia.
Osservate, che disgrazia? ecc.
Come ardito amar tu vuoi,
O mio cor, senza fortuna
Un bel viso, in cui raduna
Tutti il sole i raggi suoi?
Frena il volo ai pensier tuoi,
Ch’è follia d’amante stolto
Senza sorte amare un volto,
Ch’anche gli Dei d’adorarlo avrian per grazia.
Osservate, che disgrazia?
Vuole amor, ch’io viva amante
Di bellezza a me incostante,
Che de le pene mie non è mai sazia.
Osservate che disgrazia?
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione ARCA VII 24.154
Scheda a cura di Nadia Amendola