Scheda n. 662

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1750

Titolo

Cantata del Sig.r Nicola Porpora. N° 23

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Porpora, Nicola (1686-1768)

Redazione

[S.l. : copia, 1700-1750]

Descrizione fisica

1 partitura (c. 41-46) ; 210x280 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Nell’indice la cantata è erroneamente intitolata: Frà me il mar. La stessa cantata in un altro manoscritto (collocazione: CH-Gc/ R 232 (Ms.10528)) è per soprano e flauto traverso.

Titolo uniforme

Organico

Contralto, violino e continuo

Repertori bibliografici

Bini 1995: p. 415

Descrizione analitica

1.1: Con spirito(aria, re maggiore, 3/4)
a, Freme il mar e nel sussurro
2.1: (recitativo, c)
a, Fileno abbandonato
3.1: Allegro(aria, re maggiore, 3/8)
a, La pastorella

Trascrizione del testo poetico

Freme il mar e nel sussurro
Perché dica in questa sponda
Più non v’è la bella Nice
Che rendeva il cor felice
Dell’amante suo fedel.
Questa spiaggia tanto vaga
Che sovente il ristorava
Or l’affligge ed è una piaga
Che li dà doglia crudel.

Fileno abbandonato
Quanto mi fai pietade
Partì la bella Nice
E tu restasti amante disperato.
Ma a che t’affligge?
Indarno speri
Dar tregua alle tue pene.
È ver che lontananza
Salda mortal ferita
Ma tu ben sai
Che vero amor non si guarisce mai.
Segui dunque fedel chi t’innamora
E così godrai felice ognora.

La pastorella
Lascia la villa
Per coglier rose
Ed il pastore
Lascia la gregge
Ed il suo amore
Seguendo va.
La tortorella
Lascia’l suo nido
E va seguendo
Chi l’innamora
Con fedeltà.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Rama - Roma - Bibliomediateca Accademia Nazionale Santa Cecilia
fondo Mario
collocazione A.Ms.3710.18

Scheda a cura di Silvia Castellan
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