Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Altro esemplare della cantata in I-Nc, 33.3.21 attribuita però a Francesco Mancini ma cfr. I-Nc, 33.21.3. - Questa attribuzione non è confermata da J. R. B. Wright, cfr. Repertori bibliografici. - Stessa mano di I-Mc, Noseda L.16.8. La partitura è in buono stato, sebbene vi siano macchie di umidità, che però non compromettono la lettura, nella parte inferiore delle pagine. In basso a destra è leggibile il numero 4280.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Filli credilo a me
Mi puoi ben dire
Con prove chiare
Non negate in uno sguardo
Crudel già sei convinta
Trascrizione del testo poetico
Filli credilo a me son tutte scuse
Pretesti di rigore
Dir non conosco amore.
Mi puoi ben dire
Che per tradire
Sai che cos’è
Che nel tuo core
Conosci amore
Ma non per me.
Con prove chiare a paragon del sole
T’accusan mensognera
Le due luci leggiadre
Dove il foco amoroso
Ha la sua sfera, dimmi
Ove ponno fuori de tuoi bei lumi
Le pupille d’Amor prendere il sonno.
Nol negate in uno sguardo
Belle luci a chi v’adora
Se in mirarvi abbrucio et ardo
So’ ben io che in voi dimora
Crudel già sei convinta
A me più non l’ascondi
Più non negarmi Amore
A bastanza il tuo core
Mi schenì mi deluse
Filli credilo a me son tutte scuse.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Noseda
collocazione L.16.5
Scheda a cura di Claudia Ferrari