Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Già credea inesperta
Credea che fusse infido
Ma qual pace maggiore
Speme non mi mancar
Trascrizione del testo poetico
Già credea inesperta
Essere ormai disciolta
Dagl’amorosi lacci
Quando m’avveggo incauta
Dall’amate ritorte
Avvinta più che mai
Or sì che de’ miei guai dispero il fine
E infin ch’io giunga a morte
Mi convien di baciar le mie ritorte.
Credea che fusse infido
Quel ben che m’innamora
Credea che fusse ingrato e non e vero
Ma meglio saria stato
Per la mia bella pace
Se vero egli era all’ora il mio pensiero.
Ma qual pace maggiore
Può mai trovare un core
Ch’essere amante amato
Dall’oggetto adorato
Ogni gioia è imperfetta
Ogni contento è lieve
A confronte di quello
E se non fusse per il rio timore
Di perdere quel ben ch’all’alma piace
Un cor fido e costante
Morirebbe di gioia in breve istante.
Speme non mi mancar
Alma non diffidar
Non t’avvilire o cor.
Tempo verrà ch’un dì
Lieto godrai sì sì
Il tuo gradito amor.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 34.6.28 [olim Cantate 252].9
Scheda a cura di Mina Chiarelli