Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Fatto bersaglio eterno degli strali
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A, In amar bellezza altera
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S, Dimmi o bendato arciero
A, Ruscelletto limpidetto
A, Ma di sdegno e d’orgoglio
A, Benché barbare benché ingrate
Trascrizione del testo poetico
Fatto bersaglio eterno
Degli strali d’amore,
Che fai, che pensi? e che risolvi o core?
Con soavi lusinghe amica speme
Promette alla tua fede
Amorosa mercede,
Ma tra continue pene
Intanto ogn’hor t’aggiri!
Deh voi per lunghe prove amanti esperti
Per sentieri sì incerti
Confuso rimirando il passo mio,
Ditemi, per pietà, che far degg’io?
In amor bellezza altera
Teme e spera questo core
Mi lusinga e mi spaventa,
Mi consola e mi tormenta,
In un tempo il suo splendore.
Dimmi, o bendato arciero,
Se legge antica è del tuo vasto impero
Che di fedele amor sia premio amore.
Come Irene la vaga
Con l’amor mio con l’amor suo non paga.
Ah di sua gran belade
Forse ogni grande amor
Credendo indegno di se sol paga
A tutto il mondo a sdegno.
Ruscelletto limpidetto
Quando Irene a te sen viene
Non la far così vezzosa!
Se conosce i pregi suoi
Con gli amanti ella fia poi
Più crudele e più ritrosa.
Ma di sdegno e d’orgoglio
Cingasipur l’idolo amato il core
Che quasi all’onde in se costante scoglio
Immutabile in me fia sempre amore.
Di questi accenti miei
In testimonio oh ei tutti vi chiamo
Udite: a questo petto
Può lo spirto mancar ma non l’affetto.
Benché barbare
Benché ingrate
Luci care
V’adorerò.
Tra le ceneri
Più gelate
Sempre vivo
Del vostro amore
Io l’ardore
Conoscerò
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Noseda
collocazione I.328.3
Scheda a cura di Claudia Ferrari