Scheda n. 5952

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data certa, 1677

Titolo

Lamento di Sileno / Parole del sign. Abbate Raffaelli ; Musica/ Del P. Ferrata

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Ferrata, Pier Luigi (metà XVII sec.)
autore del testo per musica: Raffaelli (abate)

Pubblicazione

Copia

Descrizione fisica

1 partitura (8 c.); 170x240 mm

Note

Manoscritto di 8 c. con copertina: c. 1r frontespizio; La copertina reca in alto a destra le antiche segnature della biblioteca cancellate (Ed 128 7337; Pc 32); numero di inv. 7337 e la dicitura: P. Luigi Ferrata / Aria/(Lusinghiera speranza)/ Con basso continuo. Sul front. in alto a sinistra è presente il numero romano V. Nelle c. 2r, 3r, 4r, 7v è presente un’antica segnatura (Ed 128 I, con numero di inv. 7337). La c. 1v è vuota; c. 8 bianca. Nel titolo dopo l’indicazione dell’autore della musica è scritto 1677 23 febbraio. In URFM indicato con titolo uniforme Lusinghiera speranza

Titolo uniforme

Lusinghiere speranze. Cantata, Lamento di Sileno

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: (arioso, c)
S, Lusinghiere speranze
%C-1$bB@c '4-8GG''8C8bE8D8C/@3/2'2nB2G
2.1: (aria, 6/8)
S, Ah fortuna crudele
%C-1$bB@6/8 ''8-8D'8A8B8G''8D/8.G6A8G8x.F6E8D/

Trascrizione del testo poetico

Lusinghiere speranze ite in oblio
Su le vostr’ali il volo presi nol niego
Et hor ne caggio al suolo misero
E non m’avvidi ch’in un momento splende
E in un moment’ancor fugge la sorte
Son gemelle vicende
Figlie d’un giorno sol
Son vita e morte
E sol io fui cagion del dolor mio

Lusinghiere speranze...

In ossequio dell’aurora
Apre il giglio il sen d’argento
Ma fatt’empii il sole e’l vento
Nasce alletta e si scolora
Tardi ahi v’intesi
Fioriste e nol credei
Parlaste e nol compresi
Dunque fui del mio mal cagion sol’io

Lusinghiere sepranze...

Ah fortuna crudele
Ch’hai su l’orlo l’istabil piè
A che giovano l’alte querele
Se più speme non vive per me
Sorte rea crudo amore
Nulla giova il pentir fatto l’errore
E che mi resta ahi folle
Ch’il sospirar ch’il lacrimar è invano
Un destino inhumano
Contro me così volle
Vissi nell’altrui fede
M’ingannai il confesso
Tardi riedo in me stesso
Del ben non conosciuto hor pago il fio.

Lusinghiere speranze...

Con note si dolenti
Pianse Sileno intempestivo amante
E con si mesti accenti
Sue doglie espresse e si mostrò costante

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PESc - Pesaro - Biblioteca del Conservatorio Statale di Musica "G. Rossini"
fondo Rari
collocazione Ms.b.15

Scheda a cura di Angelo Bonazzoli
Ultima modifica: