Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Redazione
Descrizione fisica
Note
fascicolo inserito in una cartellina moderna con in alto a sinistra talloncino del Liceo Rossini e altro talloncino con relative precedenti; al centro in alto attuale collocazione; nel frontespizio della cartellina è indicato "Rossi" come compositore; nella C. 1r della partitura in alto a destra il nome "Rossi" è in una macchia scura. In URFM due schede separate, una con indicazione di genere "aria" e di responsabilità "Rossi Luigi", l’altra con indicazione di genere "cantata" e di responsabilità "Rossi Emidio (?)". In SBN attribuzione di responsabilità a "Rossi Luigi"; in RISM a "Rossi Emidio"; in Garbelotto a "Luigi (?)". In tutti gli esempi citati come titolo uniforme viene dato "All’amoroso arciero".
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Descrizione analitica
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B, Lungi dalle superbe
Trascrizione del testo poetico
[D]all’amoroso arciero
Piagato il seno, e corrisposto amante
Per Eurilla Fileno
Languia privo di seno
E vanegiante ma in sé tornato un dì
Vergognoso e dolente
Fra gli antri si fuggì poscia nel seno
Con un sospir cocente
La persa liberta chiamò così:
Torna deh torna in libertà mio core
Di catene sì vili
D’un fantasma sognato
Sprezza i nodi servili
Né d’un nume cecato
Più seguir folle il disperato orrore
Torna deh torna in libertà mio core
O di pazzo desire
Troppo maligno e sfortunato effetto
Se per caduco oggetto
Si lascia un alma alla ragion morire
Per beltade che frale
Efimera del tempo e nasce e more.
Torna deh torna in libertà mio core.
Miei pensieri olà che fate
Ritornate in libertà
Degli assalti di beltate
Il vigor vi cederà
Se sdegnosi vergognosi
Alle perdite vostre ormai pensate;
Miei pensieri olà che fate
Dal mio sen fuga prendete
Perfidissimi desiri
Deh lasciate ch’un momento
Dentr’al porto della quiete
Con dolcissimo contento
Questo petto ormai respiri.
Lungi dalle superbe
Machine insidiose
E dai ornati[?] tetti
Apprendi mio core
Posando in grembo all’erba
[?] saper di te stesso esser signore
Di beltà che tiranna
Crudelmente t’affanna.
Prendi gli imperi ormai fievoli e vani
E se piagotti Amor ragion ti sani.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Rari
collocazione Ms.b. 17
Scheda a cura di Roberta Licitra