Scheda n. 586

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica a stampa

Data

Data certa, 1795

Titolo

La Partenza di Metastasio | Notturno | Composed | by Sig.r Bonifazio Asioli | Correggiano | London Printed & Sold by R.t Birchall | Music Seller to her Royal Higness the Duchess of York | N°133, New Bond Street

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Asioli, Bonifazio (1769-1832)
autore del testo per musica: Metastasio, Pietro (1698-1782)
editore: Birchall, Robert (1750c-1819)

Pubblicazione

Londra : robert Birchall, 1795

Descrizione fisica

1 partitura (36 p.) ; 333x240 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Al termine del Notturno segue il duetto “Questo monte quel’antro quel fonte” presente nell’edizione Birchall e in tutte le copie manoscritte in cui la composizione è denominata Notturno. L’anno di pubblicazione, il 1795, è stato ricavato dalla relativa scheda in SBN.

Titolo uniforme

Ecco quel fiero istante. Notturno, La Partenza

Organico

Soprano e pianoforte

Repertori bibliografici

Brunelli 1965: II, 780-782

Bibliografia

Descrizione analitica

1.1: Adagio(aria, la maggiore, 3/4)
S, Ecco quel fiero istante
2.1: Allegro(aria, re maggiore, c)
S, Soffri che in traccia almeno
3.1: Adagio(aria, la minore, 6/8)
S, Io fra remote sponde
4.1: Adagio(aria, fa maggiore, 6/8)
S, Io rivedrò sovente
5.1: Allegro(aria, fa♯ minore, c/2)
S, Ecco dirò quel fonte
6.1: Andante(aria, do maggiore, 2/4)
S, Quanti vedrai giungendo
7.1: Adagio(aria, la maggiore, 3/4)
S, Pensa qual dolce strale

Trascrizione del testo poetico

Ecco quel fiero istante
Nice mia Nice addio
Come vivrò ben mio
Così lontan da te
Io vivrò sempre in pene
Io non avrò più bene
E tu chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Soffri che in traccia almeno
Di mia perduta pace
Venga il pensier seguace
Su l’orme del mio piè
Sempre nel tuo cammino
Sempre m’avrai vicino
E tu chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Io fra remote sponde
Mesto volgendo i passi
Andrò chiedendo ai sassi
La ninfa mia dov’è.
Dall’una all’altra aurora
Te andrò chiamando ognora
E tu chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Io rivedrò sovente
Le amene spiagge o Nice
Dove vivea felice
Quando vivea con te.
A me saran tormento
Cento memorie e cento
E tu chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Ecco dirò quel fonte
Dove avvampò di sdegno
Ma poi di pace in pegno
La bella man mi diè.
Qui si vivea di speme
Là si languiva insieme
E tu chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Quanti vedrai giungendo
Al nuovo tuo soggiorno
Quanti venirti intorno
A offrirti amore e fé.
Oh dio chi sa fra tanti
Teneri omaggi e pianti
Oh dio chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Pensa qual dolce strale
Cara mi lasci in seno
Pensa che amò Fileno
Senza sperar mercé
Pensa mia vita a questo
Barbaro addio funesto
Pensa ah chi sa se mai
Ti sovverrai di me.

Paese

Gran Bretagna

Lingua

Italiano

Segnatura

I-PAc - Parma - Biblioteca Palatina, sezione musicale
collocazione RSN1026.d

Altri esemplari

I-MOe, Modena, Biblioteca Estense e Universitaria, Mus.F.1832
Gb-Lbm, Londra, London British Library
I-Fc, Firenze, Biblioteca del Conservatorio statale di Musica Luigi Cherubini, E.X.117


Scheda a cura di Raffaella Barbetti
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