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Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
A, Mosse il canto a meraviglia
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A, Non amor, non prole uccisa
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Trascrizione del testo poetico
Eravi un rosignuolo
Sul più folto de faggi al Tebro in riva.
A lui, che mesto e solo
Or spiritoso, or fremulo garriva,
Ogni alato vicin si fece intorno,
Qual di smeraldo adorno,
Qual cinto d’or, qual d’ostro,
Pendean sospesi all’armonie d’un rostro.
Mosse il canto a meraviglia
Tutta l’Arcada famiglia.
E volaro all’ombre belle
Pastorelli e pastorelle.
Stupian fra loro e chi dicea di prole
A lui fosse rapita,
Perché sen dolga il rapitor, si duole
Qualche al piccolo cor d’amor ferita.
Altri credea chi nell’antica pena
Anco immerso il volea di Filomena.
Mirtillo al fin, cui degli augei son note
Le aure e intende il musical linguaggio
Tai note intese in accostarsi al faggio.
Non amor, non prole uccisa
Han virtù ch’io pianga in guisa
Che chi m’ode abbia pietà.
Move sol, move il mio duolo
Ch’io non son più rosignuolo
Da che canta una beltà.
Allor sparse la fama
Che d’alto sangue amabil
Ninfa ha in vanto il disperar
Ne’ rosignuoli il canto.
Paese
Lingua
Segnatura
fondo Noseda
collocazione A.50.1
Scheda a cura di Marta Cattoglio