Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Note
Terzetto da Demofoonte (I,13), Napoli, Real Teatro di S. Carlo, 1770; secondo il libretto della rappresentazione, quest’aria fu cantata da Marianna Bianchi-Tozzi (Dircea), Giuseppe Aprile (Timante), Pietro Santi (Matusio); il manoscritto apparteneva alla collezione di Giuseppe Sigismondo, acquisita dalla biblioteca alla sua morte.
Titolo uniforme
Organico
Repertori bibliografici
Bibliografia
Descrizione analitica
Padre perdona. Oh pene!
Trascrizione del testo poetico
[Dircea]
Padre perdona... [Matusio] Oh pene!
[Dircea]
Prence rammenta... [Timante] Oh dio!
[Dircea] Giacché morir degg’io...
Potessi almen parlar!
[Timante] Ah non morrai... [Dircea] T’arresta!
[Matusio] Pria nel tuo seno... [Dircea] Ah ferma!
Misera in che peccai,
In che vi offesi oh numi?
[a 3]
Barbari numi ah questa
È troppa crudeltà.
[Dircea]
Ecco a morir m’invio
Misera, io vado, addio.
Perdo in un solo istante
Lo sposo, il padre, il figlio
Né posso in tal periglio
Cercare almen pietà.
[Timante]
Parte l’amato bene
Ed io qui resto intanto.
[Matusio]
Perdo l’amata figlia
Ed io ricorro al pianto.
[a 2]
Ah no, vendetta oh core
Armati di furore
Punisci l’empietà.
Risorse online
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione 33.2.26.1
Scheda a cura di Giulia Giovani