Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Filli, già volge l’anno
Al tormentato cor,
Ma già che vane sono
Se non curi l’amor mio
Se non curi l’amor mio
Trascrizione del testo poetico
Filli, già volge l’anno
Che piagato il mio cor da’ tuoi bei lumi
Non conobbe riposo
O si mostrasse il sole, o fosse ascoso.
E pur sempre sperando
L’ore passai tra lusinghieri affetti,
Poiché meco scherzando
Promettevi a momenti i miei diletti
E quei diletti, oh Dio,
Eran sogni fugaci al pensier mio.
Al tormentato cor,
Al crudo mio dolor,
Antidoto fedel fu la speranza
Che mi facea sperar
Mercede al mio penar e alla costanza.
Ma già che vane sono
Le mie querule voci, i miei lamenti,
Cruda almen ti contenti
Disingannar chi d’ingannar non brama
E s’altri il tuo cor ama,
Dichiarami sprezzato,
Ch’io pentir mi saprò, d’averti amato.
Se non curi l’amor mio
Il tuo amor io non desio,
Se non m’ami io più non t’amo.
Se mi fuggi, io t’abbandono,
Se gradito io non ti sono,
Né t’am poco più ti bramo.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Ms. Mus. 1.19
Scheda a cura di Danilo Camerlengo