Scheda n. 5411

Tipo record

Scheda singola

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1740

Titolo

Cantata | N°1 | Del Baron D’Astorgha

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Astorga, Emanuele d’ (1680-1757)

Redazione

Copia

Descrizione fisica

C. 1r-5r ; 220X295 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

Il frontespizio riporta: "(n. 15/5) Cantata | N°1 | Del Baron D’Astorgha | Mss. N. 101/1". La prima carta presenta uno spazio per il letterone che non è mai stato realizzato. Un altro esemplare di questo brano è conservato presso: D-Mbs/ Mus.ms. 676.

Titolo uniforme

Organico

Soprano e continuo

Repertori bibliografici

URFM: Rincon D'Astorga, Emanuele: Sovra una bella rosa
Sartori 1962: P. 222

Bibliografia

Ladd 1982: Sovra una bella rosa [Concordanza D-Mbs/ Mus. ms. 676]; P. 310; n. scheda: 186

Descrizione analitica

1.1: (recitativo, sol minore, c)
Sovra una bella rosa
2.1: Largo(aria, si♭ maggiore, c)
Io lo so non sei per me; aria con Da Capo
3.1: (recitativo, sol minore, c)
Amanti sfortunati udite udite
4.1: (aria, sol minore, 12/8)
Allor che s'accende; aria con Da Capo

Trascrizione del testo poetico

Sovra una bella rosa
Tinta d’ostro gentile,
E di spine ritrose armata intanto
Fermossi un’ape un giorno
A vagheggiar quella beltà vezzosa
N’arse tosto d’amore,
E poscia vidde offrir quel fiore
Ad un altro Ape amante
Ruggiada insieme, e vita
Onde mest’e dolente
Meditò la partita.
Indi pensando
Al merto del suo fior più ch’al suo duolo
Non vi seppe partir restovvi, e intanto
Il suo destin così spiegò col pianto:

Io lo so non sei per me
Tanto cara, e tanto amena
Rosa bella, e pur t’adoro.
Si t’adoro, ed amo in te
Più il piacer della mia pena
Ch’il piacer del mio ristoro.

Amanti sfortunati udite udite
Parlò con voi quell’ape un sol istante
Che si ami la beltà fassi una legge
D’adorarla in eterno.
Quel bel, ch’un dì si elegge
Per idolo del cor sempre lo sia
Se in dolce prigionia
Si perda l’alma habbia quei lacci ognora
Un difficile acquisto
Dà merito al desire e negl’affari
Quando ha men di speranza
Tanto più di virtude ha la costanza.

Allor che s’accende
In alma costante
Smorzarsi non saprà d’Amor la face
Più fido si rende
Se pena un amante
E ciò che piacque un dì per sempre piace.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

I-Af - Assisi - Biblioteca e Centro di documentazione francescana del Sacro Convento di S. Francesco
collocazione Mss. N. 101/1

Scheda a cura di Giacomo Sances
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