Tipo record
Tipo documento
Data
Titolo
Presentazione
Legami a persone
Fa parte di
Redazione
Descrizione fisica
Filigrana
Titolo uniforme
Organico
Bibliografia
Descrizione analitica
Pensier che con l’imago
S’era spento a poco a poco
È destin ch’io v’adori
Più non pensar mio core
Trascrizione del testo poetico
Pensier che con l’imago
Del perduto mio bene
D’amor le antiche pene
Cerchi di rinnovar nel petto mio
Crudo pensiero oh Dio
Perché vuoi che s’accenda
Di nuovo in me la quasi estinta face
Troppo infausto pensier lasciami in pace.
S’era spento a poco a poco
Nel mio sen l’antico foco
E scorgea l’oppresso core
Un balen di libertà.
Ma soffiando il nume arciero
Sol coll’aura d’un pensiero
Riaccese in me l’ardore
Che mai più s’estinguerà.
È destin ch’io v’adori
Della mia bella Clori
Luci vezzose e vaghe.
Né di sanar le piaghe
Che per noi porto al cor già mai più spero
L’istesso mio pensiero
È cagion del mio male
Sì che le mie ferite ond’io languisco
Se penso di sanar più l’inasprisco.
Più non pensar mio core
Di scioglier le catene
Con cui t’avvinse amor
Resisti al tuo dolore
Avvezzati alla pena
Dell’amoroso ardor.
Paese
Lingua
Segnatura
collocazione Ms. Mus. 1.12
Scheda a cura di Danilo Camerlengo