Scheda n. 4959

Tipo record

Scheda inferiore

Tipo documento

Musica manoscritta

Data

Data incerta, 1700-1710

Titolo

[Dialogo tra Davide e Natan]

Presentazione

Partitura

Legami a persone

compositore: Feo, Francesco (1691-1761)
possessore: Selvaggi, Gaspare (1763-1847)

Fa parte di

F. Feo. Cantatas. (n. 4924/36)

Pubblicazione

[S.l. : copia, 1710-1750]

Descrizione fisica

C. 275r-281r ; 210x275 mm

Filigrana

Non rilevata

Note

La cantata è incompleta all’inizio, di conseguenza "Speri si ma tema ancor" non è il vero incipit della cantata (da una analisi testuale potrebbe trattarsi del primo verso della sezione B dell’intera aria che, probabilmente, era costituita in origine da due quartine di ottonari).

Titolo uniforme

Speri si ma tema ancor. Cantata spirituale, Dialogo tra Davide e Natan

Organico

Soprano, contralto e continuo

Repertori bibliografici

Descrizione analitica

1.1: (aria, c)
Natan, Incipit mancante [Lacuna della sezione A dell'aria]
1.2: (aria, c)
Natan, Speri si ma tema ancor [falso incipit, vedi note] [Da capo]
2.1: (recitativo, mi maggiore, c)
Davide, Ahi che il colpo fatale è già disceso
3.1: Un poco largo(aria, fa minore, 3/4)
Davide, D’un Padre dolente
4.1: (recitativo, mi♭ maggiore, c)
Natan, [D:] Dalla terra ove giaci in umil loco; [N:] Eccomi già risorto
5.1: Vivace(aria, re maggiore, 3/8)
Natan, Quella destra sì forte e potente
5.2: (aria, si maggiore, 3/8)
Natan, Benché giusta pur ella è clemente
6.1: (recitativo, mi maggiore, c)
Davide, Egli è Signore e Dio
6.2: (recitativo, la minore, c)
Natan, Oh d’alma rassegnata
7.1: Spiritoso(duetto, la minore, c/)
Davide/Natan, [D./N.:] Non si offenda un Dio sì buono

Trascrizione del testo poetico

Speri sì ma tema ancor
Di sue colpe un cor pentito
Perché in Dio sta sempre unito
Con l’amore anch’il rigor.

Ahi che il colpo fatale è già disceso,
Colpo infausto ed orrendo
Che presso a morte fa languir mio figlio;
Ed io dal suo periglio
Col pianto e col digiun sottrarlo intendo
Se potrò mai placare il Cielo offeso
Ahi che il colpo fatale è già disceso.

D’un Padre dolente
Che geme e sospira,
D’un figlio innocente
Che langue, che spira
Ti muova il dolore,
La tenera età.
È vero ch’io sono
Indegno ed ingrato;
Ma spero il perdono:
Se grande è ‘l peccato
So ben ch’è maggiore
Di Dio la pietà.

Natan
Dalla terra ove giaci in umil loco
Sorgi, Davide, e cessa
Pregar vita al tuo figlio: egli è già morto.

Dav.
Eccomi già risorto.
E benché l’alma oppressa
Nel sen gema non poco,
Al divino decreto
Inclino il capo e il mio dolore accheto.

Nat.
Vanne e ristora i lunghi tuoi digiuni
Ma prendi cuore e seme
In quel Dio che t’afflisse;
Che s’ei ti tolse un figlio
Nato di colpa; dall’istessa madre
Un altro ne avrai a Lui gradito:
Il maggiore di quanti
Ebbe ed avrà la terra
Per gloria e per sapere in pace e in guerra.

Quella destra sì forte e potente
Che t’afflisse dal fallo sdegnata
Al tuo pianto pietosa sarà.
Benché giusta pur ella è clemente
Che ristora la pena che ha data
Se chi pena pentir si vorrà.

Dav.
Egli è Signore e Dio
E può di noi far ciò che più gli piace;
Io solo imploro
Che la sua grazia non mi tolga mai
E mi privi di poi
Di Regno, figli e vita;
Io sarò lieto
Benché mi veda in povertade e lutto
Se Lui potrò vedere acquisto il tutto.

Nat.
Oh d’alma rassegnata
Riverenti pensieri! Apprenda ognuno
Da tuoi casi a temer né a mai fidarsi;
Se un uom secondo il cor di Dio eletto
Cadde pur, che farà uomo imperfetto?
E se dal fallo mio sarà chi prenda
Troppo infelice esempio al mio gran pianto,
S’impari a lagrimare
A soffrire il gastigo ed a sperare.

Davide | Natan

Non si offenda un Dio sì buono
E se mai v’è chi l’offende
Pianga e soffra il suo rigor.
Che se rigido riprende
Poi consola con amor.
Non disperi aver perdono
Poi consola con amor.

Paese

Italia

Lingua

Italiano

Segnatura

GB-Lbl - London - British Library
collocazione Add. MS 14148.36

Scheda a cura di Giacomo Sances
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